E’ Mantova la provincia italiana al top in Italia per qualità della vita, mentre Crotone si aggiudica la maglia nera finendo all’ultimo posto. Crolla Roma che quest’anno precipita di ben 19 posizioni rispetto all’anno scorso, posizionandosi su livelli di qualità di vita insufficienti. A delineare il quadro è il 18° “Rapporto sulla Qualità della Vita in Italia” di ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma, dal quale emerge che la situazione in generale peggiora nelle grandi città e migliora nelle medio piccole. Al secondo posto si colloca Trento che si era aggiudicata l’oro senza interruzioni dal 2011. Altro nuovo ingresso sui gradini più alti del podio è Belluno, terza, in salita dall’ottava posizione. Scivolano, quindi, Pordenone che passa dalla terza alla quarta posizione, e Bolzano (da seconda a ottava). All’ultimo posto Crotone, sebbene, rispetto alle altre province meridionali, presenti elementi di discontinuità. Qui, infatti, sottolinea la ricerca, il tenore di vita è accettabile. E la provincia è addirittura ricompresa nel gruppo delle più virtuose nelle dimensioni criminalità e popolazione. Responsabili, quindi, della maglia nera sono affari e lavoro, ambiente, disagio sociale e personale, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero. La precede Siracusa (era al 104° posto). A deludere sono anche le grandi aree urbane, che arretrano tutte, rispetto allo scorso anno, eccezion fatta per Torino, che sale di 6 posti. E se Milano e Napoli perdono rispettivamente 7 e 5 posizioni, Roma ne perde 19 (31 in confronto al 2014), posizionandosi su livelli di qualità di vita insufficienti. A conferma di questa tendenza, come rilevato anche lo scorso anno, nelle province con popolazione superiore al milione in genere la qualità della vita peggiora. Mentre nelle province medio-piccole è stabile o in miglioramento. A livello di macro-aree, la ricerca di Italia Oggi e Università La Sapienza rileva che Nordest e Centro reggono meglio il colpo della crisi, di contro soffre il Nordovest e in particolare il Sud e le Isole, dove si è persa traccia di quel cluster di province individuato qualche anno fa, nel quale il livello era superiore a quello prevalente nelle altre province meridionali e insulari. Guardando al Centro Italia, in Toscana è Siena a registrare la migliore performance perché sale al quinto posto rispetto all’11esimo del 2015, sale anche Grosseto dalla 33ª alla 30ª posizione ma comunque ben lontana dalle prime posizioni, mentre Livorno perde ben 12 posizioni, passando dalla 40ª alla 52ª. (AdnKronos)