L’Alta corte, principale istanza giudiziaria del Regno Unito, ha dato ragione alla Ong ambientalista ClientEarth che aveva denunciato il ministro dell’Ambiente: il governo britannico non si è uniformato come avrebbe dovuto agli standard europei nella lotta all’inquinamento atmosferico.
Secondo ClientEarth i ministri hanno dato la priorità ai costi invece che alla salute quando hanno redatto il piano per tagliare le emissioni. Il giudice Neil Garnham ha precisato che gli obiettivi del governo di conformarsi a quelli europei entro il 2020 e di Londra entro il 2025 erano troppo distanti e il suo modello per le emissioni future “troppo ottimistico“.