Spazio, ambiente: Sentinel 2B ha superato tutti i test pre-lancio

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Ha superato tutti i test in programma al Centro Esa-Estec di Noordwijk (Olanda) il satellite Sentinel 2B della costellazione europea di osservazione della Terra Copernicus. Ora si metterà in viaggio verso lo spazioporto di Kourou, in Guyana francese, da cui a inizio marzo 2017 sara’ lanciato in orbita da Vega. Raggiungera’ il ‘gemello’ 2A, gia’ al lavoro da giugno 2015. Erosione del suolo, scioglimento dei ghiacci, dettagli del territorio in caso di catastrofi naturali come terremoti o alluvioni, controllo delle frontiere (in collaborazione con il programma Frontex per il monitoraggio delle migrazioni) sono tra i principali scopi del ‘lavoro’ di Sentinel 2B, presentato oggi alla stampa ad Estec con una visita nella cleanroom, lo spazio in cui viene conservato al riparo di ogni fonte di contaminazione in attesa del viaggio.

La nuova sentinella della Terra osservera’ il nostro pianeta da 786 chilometri d’altezza, e produrra’ immagini con una risoluzione di 10, 20 o 60 metri, oltre a un’inedita ‘swath’ larga 290 chilometri. A bordo il potente strumento multi spettro, Msi, ottimizzato per ottenere un’elevata qualita’ delle immagini. La missione Sentinel 2 si basa sulla costellazione di due satelliti identici, inseriti nella stessa orbita (che dura 100 minuti), coprendo l’intera superficie terrestre una volta ogni cinque giorni. Uno dei punti di forza della missione Sentinel e’ “la condivisione dei dati– spiega il direttore dei Programmi di osservazione della Terra dell’Esa, Josef Aschbacherquello di Copernicus e’ il sistema di condivisone dei dati piu’ grande del mondo, che ha permesso, finora, l’accesso a 52mila utenti e una produzione da 430 Terabyte“. Sentinel 2B sarà operativa per sette anni, il programma Copernicus, invece, proseguirà fino al 2027.

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