TEDxBari 2016, il tema è il “deserto”: sul palco anche l’astronauta Luca Parmitano

MeteoWeb

È «Deserto» il tema di TEDxBari 2016, la conferenza-spettacolo sulle «idee da diffondere» in programma sabato 26 novembre al teatro Petruzzelli, con inizio alle 18 (apertura porte ore 17.30). A poche ore dall’inizio, è arrivata purtroppo la notizia dell’assenza di Bombino: il chitarrista e compositore desert rock, originario del Niger, ha dovuto rinunciare a partire per l’Italia per motivi di salute. Il chitarrista del deserto ha accusato un malore mentre si recava in aeroporto per imbarcarsi sul volo che lo avrebbe portato in Italia, a Bari. Portato in ospedale, i medici gli hanno prescritto le dovute cure e il massimo riposo.

Gli ospiti di TEDxBari racconteranno le loro storie, idee e progetti sul tema «Deserto» in massimo 18 minuti, come da regolamento TED.

I TEDx sono conferenze organizzate in tutto il mondo in via indipendente sul modello di TED, un evento nato nel 1984 in California e che ha ospitato negli anni scienziati, imprenditori, attivisti, politici e artisti di rilievo internazionale. La prima edizione di TEDxBari si è tenuta lo scorso anno al teatro Margherita sul tema «Resilienza».

Sul palco del TEDxBari 2016 saliranno: Andreco, artista visivo e ingegnere ambientale italiano; Leigh-Ann Bedal, direttrice del gruppo di scavi archeologici a Petra, in Giordania, che ha scoperto uno straordinario giardino irrigato artificialmente risalente a 2000 anni fa; Rosalba Bonaccorsi, ricercatrice per il Seti (il programma per la ricerca di attività extraterrestri) e per la Nasa, impegnata in attività di simulazione della vita robotica su Marte nei deserti della Terra; Francesca Borri, giornalista freelance barese di base a Baghdad e che segue dal 2012 la guerra in Siria; Martina Caironi, campionessa paralimpica, oro nei 100 metri e argento nel salto in lungo alle ultime Paralimpiadi di Rio, dove è stata anche portabandiera dell’Italia; João Meirinhos (e non più Davide Bortot) e Francesca Truzzi, ideatori del progetto Cinéma du Désert, un camion che porta la magia del cinema nei luoghi più isolati del mondo; Jaha Dukureh, attivista gambiana contro la mutilazione genitale femminile, inserita dal magazine Time nella lista delle 100 persone più influenti del 2016; Ugo Mattei, giurista, docente all’Università della California e all’Università di Torino; Matt Nava, direttore creativo e cofondatore della società di videogiochi Giant Squid Studios, con sede in California; Luca Parmitano, astronauta Esa, protagonista di «Volare», la prima missione di lunga durata dell’Asi; Guido Segni, videoartista e attivista della rete, autore di «A Quiet Desert Failure», una performance algoritmica sul deserto che impiegherà 50 anni per arrivare a completamento.

Gli interventi di Leigh-Ann Bedal, Jaha Dukureh e Matt Nava saranno in inglese.

L’appuntamento è sabato 26 novembre dalle 18 al teatro Petruzzelli di Bari e durerà circa 4 ore (apertura porte alle ore 17.30). Sono rimasti disponibili solamente biglietti per i posti di loggione al prezzo last minute di 10 euro, acquistabili esclusivamente al botteghino del teatro Petruzzelli.

TEDx è il nome del programma di eventi locali organizzati in modo indipendente e lanciato da TED, la conferenza internazionale sulle «idee da diffondere» nata nel 1984 in California e che negli anni ha ospitato gli interventi di imprenditori, artisti, politici, scienziati e attivisti da Bill Gates a Isabel Allende, da Stephen Hawking a Richard Branson.

La manifestazione barese è organizzata dall’Associazione per TEDxBari, formata nel 2015 da un gruppo di professionisti e studenti che vivono tra Bari e altre città nel resto d’Italia e del mondo. Il presidente è Davide Giardino, 27 anni, che attualmente lavora a Parigi. Il direttore artistico è Nicola Curzio, 27 anni, che lavora per l’Istituto italiano di cultura a Londra.

La seconda edizione di TEDxBari è organizzata con il patrocinio di Regione Puglia, Puglia Promozione, Arti Puglia, Università di Bari Aldo Moro, Politecnico di Bari, Ordine degli Avvocati di Bari.

Sponsor: Mosaico Studio, La Fusillo, Miccolis, Ecologica, Banca Popolare di Bari, ETJCA, Divella, Ingross Levante, Hamp, Capitalfidi.

Partner: Piazza di Spagna View, Impact Hub Bari, Ance Giovani, Confindustria Giovani, Euromotor, Pigment Workroom, Aipas, Morfimare Viaggi, Energy by O.S.C.A.R., Varvaglione, Starworks, Unipol Sai Assicurazioni – agenzia generale Putignano.

IL TEMA

«Il deserto è un luogo fisico e ideale, sempre aperto a nuove esplorazioni e interpretazioni – spiega Nicola Curzio, direttore artistico di TEDxBari -. Un’immagine che rimanda a paesaggi lontani e sconfinati, spazi aridi e desolati, capaci però di sprigionare un fascino ancestrale. Un’idea che assume senso in ambiti diversi, dall’antropologia all’economia, dallo sport alla spiritualità, dall’architettura alla tecnologia, passando per il mondo dell’arte. Ragionare sul deserto oggi vuol dire confrontarsi su temi e questioni molto attuali, adottando un punto di vista meno convenzionale. Il riscaldamento globale, i diritti umani, ma anche il mondo digitale, Marte e l’esplorazione del cosmo sono solo alcuni dei possibili argomenti connessi a questo affascinante tema. Come le dune che lo rappresentano classicamente – continua Curzio – il deserto è qualcosa di mutevole e informe che contiene e supera elementi tra loro opposti: fine e inizio, vita e morte, luce e ombra, guerra e pace, movimento e stasi sono facce speculari che trovano equilibrio in questo luogo misterioso. È qui che la nuova edizione di TEDxBari intende avventurarsi, avvalendosi delle storie e delle esperienze di persone che, per ragioni diverse, hanno attraversato, studiato, vissuto un deserto reale, figurato o puramente immaginario».

«Per questa seconda edizione abbiamo fatto il possibile per allargare la platea», aggiunge Davide Giardino, presidente dell’Associazione per TEDxBari che organizza l’evento. «La licenza dello scorso anno – continua – era limitata a 100 spettatori. Quest’anno abbiamo chiesto e ottenuto un aumento all’organizzazione TED, e abbiamo così potuto utilizzare uno spazio più ampio. La scelta è ricaduta sul teatro Petruzzelli, luogo che è stato a lungo, dopo il rogo del 1991, simbolo di deserto culturale e che oggi rappresenta, per certi versi, un elemento di rinascita. Il tema è stato scelto dopo una attenta riflessione sul nostro territorio. Ci interessa, attraverso il concetto di deserto, porre le giuste domande e capire cosa e come costruire per il futuro facendo massa critica».

COS’È TED

TED (acronimo di Technology, Entertainment and Design), promosso dall’organizzazione no-profit Sapling Foundation, è il nome di un ciclo di conferenze che hanno come obiettivo quello di diffondere idee «che meritano di essere diffuso» – «ideas worth spreading». Le sedi principali sono a New York e Vancouver. Nata nel 1984 come una conferenza di quattro giorni in California, TED è cresciuta nella sua «mission» attraverso molteplici iniziative. Nelle conferenze TED i maggiori protagonisti del «pensare» e del «fare» a livello internazionale sono invitati a raccontare le loro idee in un tempo stabilito della durata massima di 18 minuti. Gli interventi sono successivamente messi a disposizione, gratuitamente, sul sito ted.com. Nel corso degli anni si sono svolti eventi TED in ogni parte del mondo. Tra i relatori ci sono stati Bill Gates, Richard Branson, Stephen Hawking, Isabel Allende e molti altri intellettuali, artisti, scienziati, imprenditori e opinion leader internazionali.

TED ha lanciato inoltre un programma di eventi locali, chiamato TEDx, che si propone di far rivivere un’esperienza simile a quella del TED, unendo persone e idee sotto l’auspicio di diffondere idee di valore all’interno della comunità locale. Eventi TEDx, che sono organizzati in via indipendente, si sono svolti in oltre 130 paesi e 1200 città. In Puglia sono stati organizzati TEDx a Corato (2012), Lizzano (2012) e Lecce, dove si tiene ogni anno dal 2012.

LE BIOGRAFIE DEGLI SPEAKER

Andreco è dottore di ricerca in Ingegneria ambientale sulla sostenibilità urbana. Ha condotto ricerche post dottorato sui benefici ambientali delle tecnologie verdi urbane in collaborazione con l’Università di Bologna e la Columbia University di New York. Dal 2000, parallelamente alla formazione scientifica, porta avanti la sua ricerca artistica. Negli ultimi anni le due attività, artistica e scientifica, si sono unite in un’unica ricerca multidisciplinare che ha come tema principale il rapporto tra spazio urbano e paesaggio naturale e tra l’uomo e l’ambiente in tutte le sue declinazioni.

Leigh-Ann Bedal è un’archeologa americana. È la direttrice della missione archeologica nell’antica città di Petra, in Giordania, che lo scorso settembre ha annunciato la straordinaria scoperta di un giardino monumentale irrigato artificialmente e un’enorme piscina risalenti a 2000 anni fa. Un’oasi urbana che consumava preziose risorse d’acqua nel deserto e che fu costruita per celebrare la ricchezza dei regnanti del popolo dei Nabatei. Nata in California, Leigh-Ann Bedal vive in Pennsylvania, dove insegna antropologia al Penn State Behrend College.

Rosalba Bonaccorsi si è laureata in Scienze naturali all’Università di Milano nel 1997 e ha conseguito nel 2001 il dottorato di ricerca in Scienze geologiche, ambientali e marine nell’Università di Trieste. Dal 2005 è ricercatrice sia presso il SETI Institute (il programma dedicato alla ricerca di vita extraterrestre) che per lo «Space Science & Astrobiology Division» del NASA Ames Research Center a Moffett Field, in California. Bonaccorsi si occupa da anni dello studio interdisciplinare di «analoghi terrestri» di ambienti marziani, in particolare di quei siti che sono esplorati dalle missioni rover su Marte. Ha partecipato a simulazioni di missioni robotiche su Marte anche nei deserti di Atacama (Cile), Arkaroola (Australia), Namibia (Sud Africa), e Isole Shetland Meridionali (Antartide).

Francesca Borri, nata a Bari nel 1980, è una corrispondente di guerra specializzata in Medio Oriente. I suoi reportage dalla Siria e dall’Iraq sono stati tradotti in 21 lingue. Il suo ultimo libro è «La guerra dentro» (Bompiani 2014). Vive a Baghdad.

Martina Caironi, 27 anni, portabandiera dell’Italia alla cerimonia di inaugurazione dei Giochi Paralimpici di Rio 2016, è la donna con protesi più veloce del mondo. Ha vinto l’oro nei 100 metri categoria T42 (atleti con arto amputato) alle Paralimpiadi di Londra 2012 e Rio 2016, ai Mondiali (2013 e 2015) e agli Europei paralimpici (2016). Nel salto in lungo ha vinto l’oro ai Mondiali 2013 e l’argento ai Mondiali 2015, Europei 2016 e Paralimpiadi 2016. Dopo che un incidente causato da un pirata della strada ha costretto Martina nel 2007, a 18 anni, a vedersi amputare la gamba sinistra, lo sport è stata una delle chiavi per superare la disabilità. Mentre si allena per Tokyo 2020, studia mediazione linguistica e culturale all’Università di Bologna.

Davide Bortot e Francesca Truzzi sono volontari della ong Bambini nel Deserto dal 2009. Nel 2010 si associano all’organizzazione creando il Truck Team. Sono fondatori del progetto «Cinéma du Désert», un camion-cinema itinerante che porta il cinema nei villaggi più isolati del mondo, dalla Mongolia al Sahara. Davide è in costante ricerca nel campo delle energie rinnovabili, è un autista instancabile e un vero appassionato nella conversione di veicoli in camper. Francesca ha maturato diverse esperienze nel campo del lavoro sociale, è animatrice e project manager.

Jaha Dukureh, originaria del Gambia, è la fondatrice e la direttrice esecutiva di Safe Hands for Girls, una organizzazione non profit che lavora alla protezione di giovani donne e ragazze a rischio di mutilazioni genitali femminili (MGF). Per il suo straordinario lavoro come attivista globale impegnata a metter fine alle MGF – pratica che lei stessa ha subìto – e a promuovere i diritti delle donne, è stata nominata tra le 100 persone più influenti del 2016 dal magazine Time.

Ugo Mattei, nato a Torino nel 1961, è professore di diritto internazionale comparato all’Hastings College of the Law dell’Università della California a San Francisco, ed è professore di diritto civile all’Università di Torino. È inoltre coordinatore accademico dell’International University College of Turin. Collabora con «il manifesto» e «Il Fatto Quotidiano». È stato vicepresidente della Commissione Rodotà del ministero della Giustizia, presidente dell’Acquedotto di Napoli e vicesindaco di Chieri (Torino).

Matt Nava è direttore creativo e cofondatore della società di videogiochi Giant Squid Studios, con sede a Santa Monica in California. In precedenza direttore artistico di «thatgamecompany», la sua visione artistica ha contribuito alla creazione dei pluripremiati videogame «Flower» e «Journey» (ambientato in un deserto) per la PlayStation 3. Il suo più recente progetto, «ABZÛ», è un’epica discesa negli abissi del mare che ha ricevuto oltre 20 nomination per premi del settore dell’industria creativa e ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica.

Luca Parmitano, tenente colonnello dell’Aeronautica militare italiana, è astronauta dell’Agenzia spaziale europea (Esa). Il 9 luglio 2013 è entrato nei libri di storia. Nel suo primo viaggio nello spazio Parmitano è stato il primo italiano ad effettuare una passeggiata spaziale (6 ore e 7 minuti) all’interno di un’attività extraveicolare. Partito il 28 maggio dello stesso anno con la Sojuz TMA-09M dal Cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, in direzione della Stazione spaziale internazionale per la missione «Volare» dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Parmitano è rimasto nello spazio fino al novembre dello stesso anno. Durante la missione ha realizzato una sorta di diario online della sua avventura con l’intento di fare divulgazione scientifica attraverso un linguaggio semplice e diretto. Con le sue fotografie da 400 chilometri di altezza ha mostrato albe e tramonti, mari e deserti, città illuminate di notte insieme allo spettacolo della natura.

Guido Segni, video artista e attivista della rete, è impegnato nelle intersezioni tra arte e cultura dei nuovi media. Segni lavora con una serie di pseudonimi e con il suo lavoro vuole spostare l’attenzione verso le diverse (e contraddittorie) realtà del mezzo internet, con particolare attenzione al suo impatto sociale. Ha diversi progetti in corso tra cui «A Quiet Desert Failure» presentato nel Padiglione «(in)exactitude in science» curato da Filippo Lorenzin e Kamilia Kard per «The Wrong – New Digital Art Biennale» (presentato anche alla Biennale Off del Cairo per il progetto «A New Social Contract» curato da Elena Giulia Abbiatici): si tratta di una performance algoritmica sul deserto che impiegherà 50 anni per arrivare a completamento.

Condividi