A seguito di segnalazioni sui fenomeni di abbassamento del terreno e fratturazioni superficiali, accompagnati dalla conseguente estensione del lago, che da qualche mese si rilevano al laghetto di Prà di Lama, nel Comune di Pieve Fosciana (LU), venerdì 18 novembre scorso, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha effettuato un sopralluogo sul posto, insieme ai rappresentanti del Comune di Pieve Fosciana e della Regione Toscana. Durante i rilievi, il gruppo di esperti dell’INGV non ha rilasciato dichiarazioni sul fenomeno in atto, le cui cause potranno essere individuate solo a seguito di ulteriori misure e verifiche mirate a quantificare l’estensione areale, entità e velocità del processo di abbassamento del suolo. A questo proposito, l’INGV ha da subito dichiarato la sua disponibilità a contribuire all’integrazione delle misure topografiche di dettaglio già messe in atto dall’Amministrazione Comunale. Riguardo alla possibilità che tali fenomeni siano di anticipo ad un evento sismico, l’INGV ribadisce che al momento non esistono precursori sismici affidabili, che la zona è ad alta pericolosità sismica e che un terremoto anche forte può avvenire in qualunque momento, senza alcun segnale premonitore. Al momento, la rete sismica nazionale non ha rilevato alcun aumento della microsismicità di fondo caratteristica della zona. Di seguito una mappa con il numero di terremoti alla settimana e le corrispondenti magnitudo dal 1 Gennaio 2016 a oggi, per un quadrato di 40 km di lato centrato su Pieve Fosciana.