Terremoto, lo stadio di Ascoli Piceno resta “out”: la partita con il Perugia si gioca a Pescara. Il Sindaco: “con la sicurezza non si scherza”

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La forte scossa di terremoto del 30 ottobre di magnitudo 6.5 ha reso necessaria una verifica straordinaria delle condizioni complessive di agibilita’ del stadio “Del Duca” di Ascoli Piceno, un’operazione complessa che equivale ad un vero e proprio collaudo ex novo della struttura. Questa circostanza non permette la disputa nell’impianto costruito da Costantino Rozzi del match del campionato di Serie B tra Ascoli Picchio e Perugia in programma domani che si giochera’ allo stadio “Adriatico” di Pescara. Lo scorso 4 novembre, dopo la scossa del 30, la Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo ha chiesto al Comune di collaudare l’intero stadio, come se fosse una struttura nuova. Un impegno che i tecnici comunali hanno dovuto affrontare mentre si susseguivano le inagibilita’, le evacuazioni e le messe in sicurezza degli edifici scolastici. Cosi’ il Comune, nelle giornate del 7 e 8 novembre, ha dovuto vagliare tutte le ipotesi possibili per l’affidamento dell’incarico. La scelta e’ ricaduta sull’istituto guidato da Fabrizio Davi’ dell’Universita’ Politecnica delle Marche, che dopo essere stato contattato il 9 novembre ha effettuato il primo sopralluogo al Del Duca il 14. “Sulla sicurezza e sulla vita delle persone non e’ consentito scherzare a nessuno- dice il sindaco di Ascoli Guido Castelli- Abbiamo deciso di affidarci a una prestigiosa autorita’ accademica proprio per approfondire con scrupolo e senso di responsabilita’ le condizioni complessive dell’impianto. Collaudare ex novo un edificio strategico risalente al 1974 e destinato ad ospitare fino a 20.000 persone con un sciame sismico in atto non e’ uno scherzo. Soprattuto se si e’ chiamati a farlo nello stesso momento in cui il 95% dei tecnici comunali si trovava senza ufficio, causa terremoto, e si stavano completando le messe in sicurezza delle scuole”. Il 14 novembre lo staff di Davi’, ordinario di Scienza delle costruzioni, e’ arrivato ad Ascoli per definire il progetto dell’intervento, mettere in moto il processo delle autorizzazioni, delineare il piano di sicurezza e procedere per avviare materialmente le prove di collaudo. Ieri sono stati installati i misuratori attorno alla curva nord, primo step del collaudo che subito dopo andra’ a toccare anche la copertura della tribuna centrale. Stamane, poi, sono stati installati 64.000 chili di cemento in blocchetti in curva nord che in 10 ore dovranno simulare la pressione di 4.000 persone. I risultati sono attesi nella tarda notte di oggi e poi domani si procedera’ con i collaudi sulla tribuna coperta. “Capisco i tifosi e ho cercato di accogliere tutte le richieste della societa’ Ascoli Picchio- prosegue Castelli- ma sulla sicurezza non si puo’ transigere. Solo un cattivo amministratore si sarebbe affidato a prove sbrigative e superficiali pur di fare in fretta. Noi vogliamo che famiglie, bambini e in generale tutti i tifosi possano accedere nel nostro impianto nella totale sicurezza e per far questo ci siamo affidati alle massime autorita’ scientifiche e universitarie in materia”. Gia’ domani pomeriggio ci sara’ la riunione della Commissione provinciale di vigilanza che prendera’ atto delle risultanze dei collaudi sia sulla curva nord che sulla tribuna centrale, aggiunge Castelli, “in modo da poter gia’ pianificare la disputa del recupero con l’Entella per la fine di novembre”. Poi, “in totale accordo con l’Ascoli Picchio, presenteremo il progetto della realizzazione di una tribuna mobile in tubi d’acciaio davanti alla curva sud per permettere ai nostri tifosi di seguire i match della propria squadra del cuore nello stesso settore di sempre”.

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