Terremoto, il parroco di Norcia sul caso Radio Maria: “padre Giovanni Cavalcoli non ha capito il vangelo”

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“E che c’entriamo noi a Norcia, che abbiamo subito un cataclisma, con le unioni gay? Non le abbiamo decise mica noi… Chi ha detto quelle cose non ha capito la parola di Dio nel Vangelo. Ed e’ pure un teologo”. Cosi’, nell’omelia della messa domenicale a Norcia, il parroco don Marco Rufini ha voluto pronunciare per i fedeli anche parole relative a quanto detto su Radio Maria da padre Giovanni Cavalcoli, che aveva definito il terremoto nel Centro Italia un “castigo divino”. Il sacerdote ha anche detto ai fedeli, quasi a volerli rassicurare di non aver subito nessuna punizione dal Cielo, che “ci sono sempre stati quelli che dicono sciocchezze”. “Il mondo e’ pieno di matti da quando hanno chiuso i manicomi”, ha chiosato. “Comunque il Papa e’ intervenuto in maniera molto piu’ autorevole di me sull’argomento”, ha aggiunto. “Pero’ ho voluto che sentissero qualcosa anche alla messa su questa polemica perche’ se ne e’ parlato molto”, ha spiegato successivamente il parroco. La messa che si e’ tenuta in una tenda allestita dalla protezione civile nell’ex pista di pattinaggio. “Ho creduto necessario chiarire questo aspetto perche’ molti nursini, pur avendo preoccupazioni piu’ impellenti, sono rimasti colpiti da quelle frasi”. Nella messa sono state pronunciate anche parole direttamente legate al terremoto e al dramma degli sfollati: “La ricostruzione – ha esortato il parroco – parte oggi e parte da ognuno di noi. Ciascuno sia migliore, non bisogna arrendersi ne’ rassegnarsi”. Infine, un segno positivo evidenziato dal sacerdote di Norcia: “Tutte le chiese del territorio sono distrutte o lesionate. Ma l’unico campanile rimasto in piedi a Norcia e’ quello della chiesa parrocchiale”. “Ora – ha detto sorridendo -, se i vigili del fuoco mi ci fanno salire, ci voglio appendere sopra uno stendardo con la scritta ‘Barcollo ma non mollo’. E’ un simbolo”.

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