“A tutti gli sfollati vorrei andasse il primo pensiero non solo della Leopolda ma di tutti gli italiani che credono che risolveremo anche questa, che saremo capaci di ricostruire, che andremo oltre il sentimento di orgoglio che abbiamo avuto nell’estrarre vive 238 persone, una cosa mai accaduta in Ue. Non basta rispondere all’emergenza e se vogliamo essere coerenti e non utilizzare il Terremoto come set di grande show, dobbiamo mettere in atto una politica di prevenzione. Lo Stato c’è e non si mette dalla parte di quelli degli effetti speciali per poi scoprire che le new town non ci sono“. Cosi’ Matteo Renzi nel suo intervento di chiusura della Leopolda. “Adesso si deve ricostruire davvero una diversa filosofia dell’Italia“, ha aggiunto Renzi, “la cosa cruciale che dobbiamo mettere nell’agenda politica e’ l’idea che l’Italia torni ad avere una strategia di prevenzione per i prossimi anni. Il giorno dopo il Terremoto, con Agnese siamo andati a Genova da Renzo Piano e gli abbiamo chiesto di darci una mano sulla prevenzione, perche’ l’Italia sia numero uno nella prevenzione e non soltanto nell’emergenza”.
“A tutti i sindaci d’Italia dico: tornate a progettare scuole perchè tutte le spese per questo saranno fuori dal patto di stabilità, che piaccia o meno a Bruxelles. I nostri figli valgono piu’ dei funzionari del patto di Bruxelles” ha detto il premier Renzi parlando alla Leopolda a Firenze. “Per ricostruire c’è bisogno di cambiare l’approccio europeo. Non abbiamo paura di dire ai sindaci che è tornato il tempo di fare progettazione in particolare sull’edilizia scolastica” ha sottolineato.
“E’ stata una Leopolda sorprendente, hanno detto in tanti che se un’iniziativa la organizza chi sta al governo è difficile emozionare. Ieri i ministri mi hanno detto grazie dopo aver discusso nel merito delle singole questioni per tre ore e mezzo“. ha aggiunto Renzi parlando dal palco della Leopolda e ribadendo che è “stata segnata dal terremoto“. “Faremo di tutto perchè quel sentimento di orgoglio che abbiamo avuto quando le persone sono state salvate, 238 persone estratte vive dalle macerie, non finisca, non basta rispondere all’emergenza” ha concluso.
“Qualche vignettista che auspica scosse di terremoto dovrebbe chiedersi se non è una cosa riprovevole non verso noi ma verso chi ha perso una persona” ha infine chiosato il premier accusando la vignetta dei giorni scorsi di Vauro.