“Siamo il futuro, metteteci al sicuro“: è lo slogan che ha accompagnato la mattinata di manifestazione degli studenti degli istituti superiori e dei genitori del Comitato nato a Teramo per chiedere la sicurezza nelle scuole cittadine dopo lo sciamo sismico che sta interessando il centro Italia. Partito dal Liceo classico ‘Delfico‘, dove ieri i genitori avevano partecipato a un affollato incontro con il presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino, e la dirigente scolastica Loredana Di Giampaolo, il corteo si e’ riunito alla manifestazione vera e propria organizzata sotto al Municipio, dove si sono radunate circa 500 persone. Tra un comizio e diversi capannelli di genitori, uno dei quali ha bloccato il sindaco, Maurizio Brucchi, e l’assessore comunale alla pubblica istruzione Francesca Lucantoni, per un confronto sui criteri che hanno indotto a dichiarare l’agibilita’ delle strutture scolastiche di gestione comunale, la protesta e’ andata avanti in un crescendo di cori e fischi.
“Vogliano le verifiche sismiche – ha detto Leda Ragas, portavoce delle mamme che si battono per la sicurezza degli studenti in citta’ – i nostri bambini sono stati spostati da qua a la’ come nel gioco della dama, ma chi ha fatto le verifiche per dirci che queste scuole siano idonee possono ospitare piu’ bambini. Vogliamo che sindaco, giunta, opposizione e Provincia si decidano a fare qualcosa di concreto perche’ non si puo’ piu’ dire ‘potremo fare’, adesso non ci basta piu’“. Il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, ha avuto un confronto con una delegazione dei genitori del plesso elementare e materno della Noe’ Lucidi, che ha chiesto una verifica piu’ approfondita: un’assemblea pubblica con loro e i dirigenti scolastici si terra’ domani alle 18 al arco della scienza.
Alla fine, l’adesione alla protesta sui banchi di scuola non e’ stata molto partecipata, ma nonostante questo gli studenti i cui genitori hanno aderito all’iniziativa di protesta, hanno annunciato un’assenza ad oltranza dalle lezioni, fino a quando non ci sara’ chiarezza definitiva, dicono, sulla sicurezza delle strutture scolastiche.