Terremoto: in Umbria situazione molto critica per gli allevamenti

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Nell’altopiano sopra Norcia e al confine tra Marche e Umbria, dopo il terremoto del 30 ottobre, la situazione “e’ molto critica. Le frane hanno isolato molte aziende zootecniche e caseifici e manca l’acqua, sia per dissetare gli stessi allevatori e casari sia per le stalle. E senza l’acqua non si tengono gli animali,” riferisce la direzione regionale della Cia Umbria. Gli allevatori hanno trascorso una notte insonne, per non far scappare il bestiame dalle aziende. “Serve dar ricovero in loco agli allevatori in primis con casette in legno e stalle o strutture mobili, dai camper alle roulotte, con spese che possono essere anche anticipate dagli operatori se c’e’ un impegno al rimborso con tempi certi,” spiega Cia Umbria. Nonostante la situazione, però, Cia Umbria segnala che a Castelluccio non sono andate distrutte le stalle perché costruite in legno e con tecniche antisismiche.

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