Si inaugura quest’oggi martedì 22 novembre 2016 alle 17.30, nell’Aula Magna del Rettorato (via Po 17 – via G. Verdi 8), la mostra intitolata ‘Nell’interesse supremo della Scienza e della Nazione. L’Università di Torino nella Grande Guerra‘, curata dall’Ateneo torinese in occasione delle Celebrazioni per il centenario della Prima Guerra Mondiale. La mostra, a cui si affianca il sito www.grandeguerra.Unito.it, ospita un’ampia collezione di documenti e strumenti provenienti dall’Archivio storico, dalle Biblioteche e dall’Archivio scientifico e Tecnologico dell’Università di Torino sul tema della Grande Guerra. L’esposizione sarà aperta al pubblico con ingresso gratuito dal 23 novembre 2016 al 31 marzo 2017 (lunedì – venerdì ore 9.30-19) nel Palazzo del Rettorato e nella Biblioteca storica di Ateneo ‘Arturo Graf’ (via Po 17 – via G. Verdi 8, Torino).L’Università di Torino ha scelto di valorizzare il contributo di innovazione che la ricerca scientifica dell’Ateneo diede allora alla guerra, un contributo caratterizzato da finalità prevalentemente umanitarie e di preservazione dell’integrità della forza militare, allora espressa principalmente da uomini chiamati a confrontarsi con le prime tecnologie della guerra industrializzata. Queste attività si svolsero in un contesto di grande mobilitazione dell’Università, di cui vengono messe in evidenza le tensioni nell’Istituzione e il sacrificio dei suoi giovani, reclutati come ufficiali nelle posizioni più vicine al dramma quotidiano delle truppe, ma anche il contrasto con la città operaia neutralista e un primo grande movimento collettivo di emancipazione delle donne, chiamate a ricoprire ruoli considerati e difesi come esclusiva maschile nella cultura del tempo. In tale ricostruzione sono già presenti due elementi che caratterizzano l’attualità dell’Università di Torino: il suo orientamento a produrre innovazione scientifica e tecnologica e il suo rapporto con la città. In altre parole la mostra, il volume e il sito congiungono educazione civile ed educazione scientifica, ponendo al centro dell’attenzione del pubblico il ruolo di innovazione che la ricerca universitaria ha avuto e ha tuttora per tutta la collettività.