Turismo: dal chiromante al safari in città, ecco le richieste pazze agli alberghi

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Si va dalle coccole a ore al massaggio alle palpebre, dalla richiesta di uva caraibica al cameriere-psicologo. Sono solo alcuni esempi delle richieste stravaganti che gli ospiti fanno ai maitre degli alberghi italiani, che cercano sempre, nei limiti del possibile, di esaudire ogni loro originale necessità. Secondo una ricerca realizzata dal portale di pubblicità e marketing Spot and Web, più sale il livello delle strutture ricettive e più eccentrici diventano i capricci dei loro clienti. D’altronde anche le richieste dei vip non hanno limiti quando si tratta di desideri. Ad esempio, la cantante americana Mariah Carey vuole trovare nella sua suite lenzuola personali, la sua acqua minerale preferita per lavare il suo cane; Justin Bieber, l’idolo degli adolescenti, chiede di trovare piatti di frutta, tisane e quattro confezioni di t-shirt bianche di varie dimensioni, mentre la Dea del Pop Cher fa riservare un’intera stanza alle sue innumerevoli parrucche, oltre a pretendere tazze di colore nero e una sala designata per la sua massaggiatrice. Lo studio di Spot and Web, ha stilato una classifica con le richieste più stravaganti pervenute agli staff degli alberghi. Il 29,3% del campione ha preteso di avere a disposizione per tutto il soggiorno un maggiordomo ‘balia’ con il compito di accompagnare il cliente per le strade dello shopping, a visitare alcuni musei e far sì che ogni pasto fosse servito su piatti preriscaldati. Al secondo posto la richiesta di trovare un animale che testasse qualità dell’acqua e del cibo (20,1%). Le stravaganze non riguardano solo gli uomini ma anche i loro piccoli accompagnatori a quattro zampe. Capita spesso che i cani o i gatti abbiano disturbi comportamentali che il padrone non riesce a comprendere. Di conseguenza un altro bisogno da soddisfare durante il soggiorno in albergo è quello di capire il disturbo grazie al lavoro di uno psicoterapeuta messo a disposizione dall’albergo (10%). Il 9% dichiara di essere stato contattato da un cliente il quale ancor prima di arrivare nella struttura ha chiesto di trovare la suite piena dei suoi fiori preferiti. Si racconta il caso di un ospite giapponese che ha voluto nella sua camera 1.500 crisantemi, che in Cina, Giappone e nei paesi anglosassoni simboleggiano gioia, vitalità e pace. L’8,1% ha esplicitamente richiesto un servizio extra, vale a dire la presenza fissa di un chiromante che fosse a disposizione per consulenze astrali. Molti alberghi sono dotati al loro interno di una Spa, con sauna, piscina e massaggiatore. Il 7% del campione che ama trascorrere qualche ora di relax all’interno dei centri benessere vuole un particolare tipo di massaggio, quello alle palpebre per tonificare i muscoli palpebrali ed eliminare così lo sguardo spento. Il 6% del campione gradisce una colazione a base di frutta esotica, come ad esempio l’ugli, un agrume originario della Jamaica, o il Noi-na, proveniente dalla Thailandia simile a un lampone o uva caraibica. Tra le stranezze troviamo in ottava posizione la richiesta di realizzare un vero e proprio ‘Safari’ (5%) con reali animali della savana trasportati in città. In nona posizione si segnala la richiesta di uno chef stellato in esclusiva, pronto a soddisfare il cliente con i suoi piatti sopraffini (3%). Il 2% prima di prenotare una suite ha voluto visionare l’arredo della camera per poi chiedere di apportare delle modifiche secondo quelli che erano i suoi gusti personali. “In effetti, quando si opera a certi livelli e con personaggi del jet set internazionale come nel nostro caso, capita che ci siano richieste particolarmente complesse“, afferma Salvatore Madonna, uno degli albergatori italiani più conosciuti a capo della catena Soft Living Places di cui fa parte anche l’esclusivo Hotel Byron di Forte dei Marmi. “Proprio l’esclusività, la capacità di soddisfare ogni capriccio dei nostri ospiti sono alcuni degli elementi che ci hanno permesso di essere conosciuti anche all’estero – continua Madonna-. Il Byron, in questi anni ha avuto il piacere di ospitare moltissimi Vip italiani e non solo. Cito Naomi Campbell, ma anche Donatella Versace e l’attore americano Daniel Craig. Chi ha soggiornato almeno una volta, per brevi o lunghi periodi, all’interno della nostra struttura si è sentito come a casa, coccolato e ha trovato un personale qualificato sempre a disposizione, pronto a rendere il suo soggiorno sempre più confortevole“. Insomma la capacità di accoglienza, intesa come ospitalità, cortesia, attenzione alle varie necessità dell’ospite e abilità nel metterlo a suo agio, soddisfacendo i suoi bisogni, sono una straordinaria e strategica leva di marketing. Spot and Web, ha rilevato che il 57% degli utenti sceglie di tornare nello stesso albergo se si sente giustamente ‘coccolato’. Insieme all’Hotel Byron al top della classifica delle strutture alberghiere dove i clienti tornerebbero volentieri, c’è la Pensione Isabella di Milano Marittima. Segue al secondo posto l’Excelsior Hotel Gallia a Milano e al terzo l’Hotel d’Inghilterra a Roma.

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