Turismo: Toscana ancora al top delle preferenze in Italia e all’estero

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Un 2016 ancora all’insegna della crescita per il turismo in Toscana, con una regione che si conferma come una delle mete preferite sia dei turisti stranieri che di quelli italiani. Secondo le elaborazioni fatte da Irpet la stima di crescita delle presenze si attesterebbe sul +3% (sostanzialmente ribadendo il dato consuntivo 2015). In base agli scenari di crescita ipotizzati dall’istituto di ricerca toscano, il settore mostrerebbe per la Toscana ancora notevoli margini di miglioramento. I dati sono stati presentati stamattina all’incontro inaugurale di #BTO 2016 dal titolo ‘Destinazione Toscana 2020′ al quale hanno partecipato l’assessore al turismo e alle attività produttive Stefano Ciuoffo, il direttore di Toscana Promozione Turistica Alberto Peruzzini, il direttore di Fondazione Sistema Toscana Paolo Chiappini ed il presidente di PromoFirenze e vicepresidente della Camera di Commercio di Firenze Claudio Bianchi.Le stime fatte da Irpet si basano sulle osservazioni di varie fonti (indagine di Banca d’Italia sugli stranieri, gennaio-agosto 2016; indagine censuaria Istat sulle sole strutture ufficiali; indagine Touring club su “Le vacanze estive degli italiani”; indagine congiunturale Ciset sulle aspettative degli operatori turistici italiani maggio-ottobre 2016). Il contributo maggiore alla crescita arriverebbe dalle presenze straniere che secondo Irpet a fine anno dovrebbero attestarsi sul +3,5%, grazie all’apporto delle città d’arte (con Firenze in testa) e delle località balneari. Dato nettamente inferiore a quello provvisorio fornito dalla Banca d’Italia per il periodo gennaio-agosto 2016: +11,7%. Secondo Irpet la differenza va ricondotta a due fattori: la crescente inadempienza da parte delle strutture ricettive ufficiali a comunicare il proprio dato, inadempienza che sarebbe salita rispetto al passato al +122%, e la difficoltà a rilevare la ricettività non ufficiale. In crescita anche le presenze italiane, +2,5%, ma con un passo inferiore rispetto a quelle straniere.Riguardo alle previsioni per il 2017, secondo i principali organismi nazionali (Ciset) ed internazionali (UNWTO) di settore, viene confermato il trend crescente del turismo internazionale, in particolare quello rivolto all’Italia. Considerando le motivazioni di viaggio del turista di inizio millennio, sia che si tratti di quello europeo colto alla ricerca di un’esperienza turistica “slow” e “di territorio”, che di quello organizzato proveniente dai nuovi paesi extraeuropei emergenti, la Toscana avrebbe, grazie alle sue ricchezze e peculiarità, tutte le carte in regola per attirare questi flussi. Allargando l’orizzonte temporale, secondo Irpet resta positivo lo scenario per gli anni 2017-2022, dominato dal trend di fondo crescente del Turismo internazionale (+4% annuo) rispetto al quale l’Europa resta la prima destinazione al mondo e la Toscana una delle mete più desiderate. A sostegno del trend, il persistere di un basso livello delle quotazioni del greggio, il recupero di accettabili ritmi di crescita di alcuni paesi europei e la crescita moderata, ma continua, dei paesi che rappresentano fondamentali mercati di origine dei flussi per il nostro territorio: Germania, Francia e UK, ma anche della stessa Italia, in particolare quella centro settentrionale. Tutto questo, in sintesi, concorrerebbe a disegnare un quadro potenzialmente favorevole alla crescita del Turismo in Toscana.In chiave di promozione turistica online, Fondazione Sistema Toscana ha in cantiere Visit Tuscany, ecosistema diffuso di informazione, accoglienza e promozione digitale. Il progetto metterà a sistema, con azioni omogenee e coordinate, le tante dimensioni della promozione turistica digitale a partire dal progetto Toscana Ovunque Bella, 279 storie di viaggio che hanno per protagonisti i comuni della Toscana. Il punto di approdo sarà il nuovo sito di destinazione: visittuscany.com, che muove dalle esperienze più interessanti del settore digital, web e mobile, ponendosi quattro obiettivi: massima cura dei contenuti, condivisibilità con i social media, tecnologie avanzate e utilizzo dei Big Data.

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