Ora di pranzo, sempre di fretta: panino, tramezzino o toast? La scelta è variegata se si hanno i minuti contati , ma cosa ne pensano gli esperti? Uno studio americano pubblicato su Public Health on line, che ha monitorato più di 27 mila adulti , ha evidenziato come sussista una stretta correlazione tra il consumo di sandwich e aumento delle calorie. Verdura, frutta e fibra cedono il passo a zuccheri, sodio, grassi totali e saturi.
Raffaela Piccinelli, nutrizionista del Crea, Centro di Ricerca per gli alimenti e la nutrizione, ha spiegato che «L’importante è non fare del panino un’abitudine, variare e scegliere con cura gli ingredienti, ricordando che una dieta varia ed equilibrata è alla base di una sana alimentazione. Troppo spesso i panini vengono preparati con alimenti che consigliamo di consumare con moderazione, come carne trasformata, salse varie e pane raffinato o condito».
Come regolarsi? «È consigliabile preferire pane integrale, prevedere abbondante verdura tra gli ingredienti e moderare il ricorso a formaggi, soprattutto se grassi, e affettati. Insomma, è fondamentale rendere il panino un pasto equilibrato scegliendo con cura la farcitura (verdure con formaggio fresco o con petto di pollo grigliato, insalata e salmone, burgher di ceci), completando il pasto con un frutto ed evitando bibite zuccherine. Anche se il consumo del panino a pranzo si abbina a “mancanza di tempo” è fondamentale masticare lentamente e dedicare al pasto circa venti minuti, il tempo adeguato per facilitare la digestione e per permettere al cervello di registrare il senso di sazietà»