Dolce, succosa, bianca, dorata, violacea o nera, l’uva è il frutto della vite (Vitis vinifera). Saporita, ricca di zuccheri direttamente assimilabili (glucosio, levulosio, mannosio), acidi organici, sali minerali , vitamina A, vitamine del gruppo B e C, tannini e polifenoli.
Depurativa per l’organismo, in particolare per il fegato, grazie al buon quantitativo di acqua, particolarmente indicata nelle diete degli sportivi prima di un allenamento, antiossidante e antitumorale, l’uva contrasta i radicali liberi, le patologie cardiovascolari, previene il tumore al seno e al colon. Antibatterica e antinfiammatoria, contribuisce a rendere il sangue più fluido, evita la formazione di coaguli, è energetica e disintossicante.
Inoltre riduce il colesterolo cattivo nel sangue, evita la formazione di placche nelle arterie, contribuisce al rafforzamento delle ossa, prevenendo l’osteoporosi. Buon ricostituente, l’uva combatte anemia e stitichezza, rafforza il sistema immunitario, rendendolo più attivo nei confronti degli attacchi patogeni, esercita un’azione leggermente lassativa, previene la degenerazione maculare, patologia tipica dell’età avanzata, e la cataratta. Le foglie dell’uva, invece, contrastano la diarrea.
Per preparare l’infuso è sufficiente far bollire 50 grammi di foglie in un litro d’acqua, filtrandolo e bevendolo per 2 volte al giorno. L’ampeloterapia, ossia la cura dell’uva, derivante dal greco ampelos (uva), era utilizzata dalle antiche popolazioni arabe, nell’antica Grecia (raccomandata da Galeno) e nella Roma imperiale. Questo regime dietetico, fatto solo di uva, consiste nel nutrirsi solo di acidi e di succo o nel ricorso ad ambedue le pratiche. Viene consigliato nei casi di convalescenza, astenia, artritismo, negli stati febbrili ecc.