Oggi, 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è doveroso fare una panoramica del fenomeno ed i dati fanno davvero rabbrividire.Da inizio anno in Italia sono 116 le donne uccise, mentre nel 2015 il bilancio si era fermano a quota 128.
Nel nostro Paese viene uccisa una donna ogni 3 giorni. Sara, bruciata viva dal suo ex in una strada della periferia di Roma; Gloria, innamorata di un ragazzo molto più giovane di lei; Vania, infermiera massacrata dal suo uomo. Ed ancora Fabiana, Rosaria, Rosamaria, Stefania, Giulia e da ultimo, mercoledì sera, a perdere la vita a Seveso, periferia del Milanese, è stata Elisabeth, 29 anni, peruviana, strangolata dal suo compagno, italiano 56enne.
Questo è l’ultimo efferato caso di femminicidio. Elisabeth voleva lasciare il suo assassino, andandosene via di casa. Davanti all’ennesima lite, sfociata nella violenza, la donna ha chiamato i carabinieri ma, una volta a casa, cedendo alle suppliche del figlioletto, di soli 3 anni, che la invitava a non allontanare il padre, si è convinta a desistere, mandando via i militari. La violenza dell’uomo è rimasta sopita solo per alcuni minuti ma poi l’incubo è ricominciato tra urla, spintoni… e morte.
E’ al Nord che, secondo l’Istat, spetta la maglia nera. L’età media delle vittime è di 50,8 anni, l’arma da taglio è quella più usata (1 caso su 3).Gli uomini sono il 92% dei killer. Secondo l’Istat 6 milioni 788 mila donne, nel corso della propria vita, hanno a che fare con violenza fisica o sessuale. Il 62,7 % degli strupri è commesso da un partner attuale o da un ex mentre gli autori di molestie sessuali sono, nella maggior parte dei casi, sconosciuti.
