Il 12 dicembre del 1979, un terremoto di magnitudo momento 8.2 sconvolgeva la Colombia, vicino la città portuale di Tumaco. L’epicentro del sisma al largo della costa colombiana, proprio al confine con l’Ecuador. Il sisma, con ipocentro ad una profondità di 33 km, generò uno tsunami con onde alte fino a 5 metri: il maremoto fu la causa della maggior parte delle vittime, stimate in oltre 300 (alcune stime parlano di 600 morti).
Il dipartimento di Nariño fu l’area maggiormente colpita. L’area colpita dal sisma è soggetta ad una elevata sismicità, per via della subduzione della Placca di Nazca sotto quella Sud Americana.
Il sisma del 1979, e quello di Popayan del 1983 che colpì la Colombia centrale, impulsarono la creazione di una legislazione sull’edilizia antisismica.