Cosa mi aspetta nell’anno nuovo? Amore, lavoro, salute: le stelle rispondono. Già pronta la schiera degli astrologi. Ma anche quella di cartomanti, maghi, veggenti, medium, presunti indovini che sull’ansia del futuro fanno affari d’oro. Un business che vale 6,3 miliardi in nero, secondo stime del Codacons. La scienza non basta: si sfugge dalla realtà complessa “interrogando chi promette soluzioni facili ai problemi”, spiega all’AdnKronos Massimo Polidoro, segretario del Cicap, Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze. “Il bisogno di avere risposte sicure e positive, anche se del tutto illusorie, spinge molti a mettersi in contatto con il mondo dell’occulto”. Ben 13.000.000 di persone che si rivolgono a 160.000 operatori dell’occulto. Difficile tracciare un identikit di chi si lascia sedurre dalla magia: “ci sono addirittura capi di Stato che si affidano a carte credenze”, spiega Polidoro ricordando che non c’è titolo di studio che tenga alla pressione di ciarlatani che si impossessano spesso di informazioni precise (“oggi soprattutto grazie ai social”, dice) per dispensare pillole di futuro. Subiscono la fascinazione di astrologi, cartomanti, presunti guaritori “persone di ogni età e ceto sociale”. Tuttavia, sottolinea Polidoro, “negli ultimi anni c’è qualcosa di più subdolo e pericoloso rispetto alle pratiche occulte che stanno finendo un po’ in ombra, benché il business continui. Anzi è molto ampio. Le credenze irrazionali ora si travestano da scienza, nuove scoperte, medicine miracolose, rimedi tutt’altro che riconosciuti. Pensiamo, ad esempio, alla bufala del legame tra vaccini e autismo. Sono credenze che non hanno alcun fondamento scientifico ma fingono di averlo – osserva Polidoro -, si basano su affermazioni molto spesso truffaldine per trarre un vantaggio economico a danno di persone disperate che cercano risposte ai loro problemi”. Ecco in questi casi “diventa più difficile riuscire a trasmettere alle persone che ci credono senso critico e scetticismo, proprio perché crederci, in fin dei conti, è rassicurante”, aggiunge Polidoro, che parla poi del nuovo corso del Cicap che sarà avviato a gennaio a Padova, città che ospita la sede centrale dell’associazione. Sette seminari di due giorni l’uno (sempre di sabato e domenica) per imparare a indagare il mistero. Dalle leggende metropolitane alle medicine alternative, agli Ufo: il corso, alla sua quindicesima edizione, è limitato a 30 persone e viene tenuto da esperti del Cicap. “E’ aperto a tutti: insegnanti, giornalisti, ricercatori, mamme, chiunque insomma abbia una curiosità sui misteri e voglia soddisfarla”, specifica Polidoro. Il corso comprende esercitazioni pratiche, tra cui una camminata sulle braci ardenti e la realizzazione notturna di un cerchio in un campo di grano, oltre all’uso di filmati e documenti esemplificativi tratti dalla casistica del Cicap, dimostrazioni di ‘fenomeni insoliti’, esperimenti collettivi e trucchi dal vivo. Una vera e propria full-immersion nel mondo dell’indagine di tutto ciò che sembra misterioso o inspiegabile. “I seminari del Cicap forniscono, uno dietro l’altro, una serie di strumenti di tipo cognitivo, logico, giornalistico su temi che riguardano il mondo dell’insolito, del mistero, delle pseudoscienze. Se da un lato si intende trasmettere tecniche volte a individuare eventuali bufale e inganni, dall’altro si vuole far acquisire quel senso critico che dà la possibilità di leggere le notizie con un certo distacco: verificare se ci sia un fondamento di verità o se sia il caso di dubitarne”, precisa Polidoro ricordando lo slogan dell’associazione fondata da Piero Angela: “esploriamo i misteri per raccontare la scienza”. “Non siamo un’associazione a difesa dei consumatori, ma certamente informiamo – continua il segretario del Cicap -. Lo scopo del nostro lavoro è prevenire, mettere in guardia dalle tante trappole che ci sono in giro. Anche nel mondo virtuale”. Già perché astrologi, cartomanti e presunti guaritori nel mare magnum di internet ci sguazzano: “grazie ai social riescono a venire a conoscenza di informazioni sensibili, dei problemi della gente”. Che dire, una grande mano per l’interpretazione del futuro. “Per quanto le nostre conoscenze avanzino, il ricorso al misterioso – spiega Polidoro – è qualcosa che non scompare e difficilmente scomparirà: accompagna da sempre l’uomo a caccia di una visione semplificata della vita, di conforto a tutti i costi. D’altronde la scienza non può curare le malattie a comando, non può spiegarci cosa c’è dopo la morte, così può capitare che l’occulto diventi un rifugio. Insomma, per molte persone il mistero è un salvagente”.