L’allarme smog da questo weekend ha colpito molte città italiane facendo scattare i primi provvedimenti. Dalla Capitale alla Lombardia, dove il limite è stato superato in quasi tutta la Regione, i Comuni si sono subito attivati con le cosiddette “domeniche ecologiche” e così a Roma e Milano nella giornata di domenica è stato istituito il blocco di alcune categorie di veicoli, come previsto dal Protocollo regionale sulla qualità dell’aria che tra ieri e oggi ha colpito anche altre città lungo tutto lo stivale, da Napoli a Torino.
Ma sono realmente utili questi brevi interventi temporali? Rete IRENE è convinta che la fugacità di tali scelte non sia ciò di cui il nostro Paese ha bisogno per cambiare le sorti del nostro inquinamento dell’aria. Si tratta infatti di azioni specifiche che sicuramente sviluppano una considerevole sensibilizzazione nelle persone, ma che nel lungo periodo non portano ad un miglioramento sostanziale delle condizioni dell’aria, provocando un rientro dei limiti, al di sotto della soglia consentita, solo temporaneo. La cappa di smog che ostruisce i polmoni delle grandi città e di tutta la penisola andrebbe combattuta con interventi strutturali presi con la consapevolezza di agire una volta per tutte nel bene, sia per l’immediato presente che per il futuro. In questo senso va tenuto nella massima considerazione quanto approvato nella legge di Stabilità per il 2017 in termini di Riqualificazione Energetica degli Edifici. Il caso ha voluto che le due notizie siano state diffuse quasi in contemporanea, ma la loro aderenza non dovrebbe essere considerata solo una casualità. La legge di Bilancio approvata rivoluziona per certi versi le potenzialità della riqualificazione energetica, ampliando le possibilità di azione e di incentivo per tutti, a favore di interventi volti realmente a migliorare la qualità energetica dei nostri edifici e migliorare le condizioni ambientali dei centri urbani e in generale del nostro paese. L’incentivazione è altissima, la detraibilità fiscale degli investimenti sostenuta per riqualificare energeticamente il proprio edificio è del 70% per gli interventi che riguardano almeno il 25% della superficie disperdente lorda e addirittura al 75% per quelli che raggiungono parametri più virtuosi. Ma la rivoluzione non si esaurisce qui: la facoltà di cessione delle detrazioni è un punto focale che permetterà a tutti i contribuenti, non solo a quelli “no tax area”, di cedere la detrazione. Queste e altre novità della legge di Bilancio 2017 potrebbero essere la chiave di volta per il rilancio della Riqualificazione Energetica degli edifici e un concreto miglioramento della qualità dell’aria in Italia.
“La legge di bilancio 2017 approvata nei giorni scorsi è senza dubbio lo strumento di cui l’Italia ha bisogno per riqualificare da un punto di vista energetico il patrimonio edilizio italiano con un conseguente miglioramento permanente della qualità dell’aria. Si tratta di un cambiamento nell’approccio culturale con il quale si affrontano le manutenzioni degli edifici che potrebbe portare ad una riduzione di oltre il 40% delle emissioni inquinanti dell’aria. Immaginate quale sarebbe il beneficio per la collettività se questi interventi fossero diffusi – ha dichiarato Manuel Castoldi, Presidente di RETE IRENE – E’ impensabile, alla luce delle novità introdotte con questa legge di Bilancio, non avviare un’azione a favore della riqualificazione energetica degli edifici a livello territoriale. E qui sono chiamati ad essere i principali attori i cittadini e le istituzioni”.
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