Secondo ricercatori della Brown University Giove avrebbe probabilmente raggiunto la sua attuale dimensione circa 5 milioni di anni dopo la formazione dei primi solidi del sistema solare.
Non è teoria ignota quella che ipotizza come Giove si sia spostato di orbita nel Sistema Solare, di fatto inibendo la formazione di Marte (più piccolo di quanto avrebbe dovuto essere secondo i modelli di sviluppo planetario) e fermando il “duro” bombardamento di asteroidi al quale era soggetta anche la Terra, creando di fatto la fascia di asteroidi che divide i pianeti rocciosi dai gassosi. Ma se è nota la migrazione di Giove, meno conosciuta è la sua formazione e in questa ricerca della verità entrano in gioco gli stessi asteroidi, in particolare i meteoriti Condriti
I Condriti sono una classe di meteoriti composte da piccole sfere di materiale precedentemente fuso (condrule), e sono tra i meteoriti più comuni che si trovano sulla Terra. Le condriti CB sono un sottotipo relativamente raro che hanno a lungo affascinato gli studiosi di questi corpi celesti.
Parte di ciò che rende le condriti CB così interessante è che le loro condrule risalgono a una finestra di tempo molto stretta nel sistema solare primordiale, circa 5 milioni di anni dopo la formazione dei primi solidi del sistema solare.
Ma c’è di più. Queste condriti contengono granuli metallici che sembrano avere origine dalla condensazione di ferro vaporizzato. Ma per raggiugere un tale calore da vaporizzare il ferro, l’impatto tra i corpi sarebbe dovuto essere ad una velocità di almeno 20 km al secondo che, secondo i modelli al computer, non sarebbe potuto essere in assenza di un pianeta di grande massa che ne accelerasse il moto.
Questo nuovo studio, pubblicato sulla rivista Science Advance, utilizzando simulazioni al computer, dimostrerebbe che sarebbe stata l’enorme attrazione gravitazionale di Giove a produrre tali impatti ad altissima velocità, il che fa pensare che il pianeta, vicino alle sue dimensioni attuali, si trovasse dalle parti della fascia degli asteroidi,
Sempre secondo lo studio – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana -Giove si sarebbe formato nella parte esterna del sistema solare, per poi migrare inizialmente nella zona della fascia degli asteroidi e ricondotto all’esterno dalla forza di attrazione gravitazionale prodotta da Saturno una volta formatosi.
I modelli mostrano inoltre che l’aumento delle velocità di impatto sarebbe stato di breve durata, circa 500.000 anni, praticamente un batter d’occhio. Questo ha reso le Condriti CB decisamente uniche.