La Superluna (la terza e ultima del 2016) ruberà nuovamente la scena agli altri astri ed eventi astronomici del cielo di dicembre: oltre alle sempre suggestive congiunzioni, il 14 si troverà in fase di plenilunio e al perigeo, cioè alla minima distanza dalla Terra, cosa che la farà apparire più grande e luminosa del solito, tanto da offuscare lo sciame meteorico delle “Geminidi”. Il periodo di massima attività sarà dal 10 al 15 con picco il 13 dicembre, proprio in concomitanza con quella che viene considerata (erroneamente) la notte più lunga dell’anno, quella di Santa Lucia. Si ricordi che dicembre è il mese del solstizio d’inverno, che quest’anno cadrà il 21 dicembre: sarà effettivamente questa la notte più lunga dell’anno.
Nel dettaglio:
Il Sole si trova nella costellazione dell’Ofiuco fino al 18, quando passerà nella costellazione del Sagittario. La durata del giorno diminuisce di circa 10 minuti dall’inizio del mese. Il 21, alle ore 10:44 UTC (le 11:44 in Italia), è il giorno del solstizio d’inverno e quindi dell’inverno astronomico. Il Sole si troverà alla sua massima distanza al di sotto dell’equatore celeste, e sarà minimo l’arco apparente da sudest a sudovest, cosa che lo renderà il giorno più corto dell’anno. Santa Lucia non è infatti “il giorno più corto che ci sia”: il 21 il Sole resta sopra l’orizzonte circa 2 minuti in meno rispetto al 13.
La Luna sarà in fase di Primo Quarto 7, plenilunio il 14, Ultimo Quarto il 21 ed infine novilunio il 29. Raggiunge il perigeo il 13 (358.462 km di distanza), e l’apogeo il 25 (405.869 km).
Per quel che riguarda i pianeti sarà possibile tentare di scorgere Mercurio a metà mese la sera sull’orizzonte occidentale. Venere sarà osservabile nelle prime ore della sera sull’orizzonte meridionale. Marte è visibile a sudovest dopo il tramonto. Sarà facile individuare Giove, che sorge a est e si eleva a sud. Difficile scorgere Saturno, inosservabile per gran parte del mese. Urano è visibile (per mezzo di un telescopio) per metà della notte: culmina a sud nelle ore successive al tramonto del Sole, per poi abbassarsi a sudovest. Nettuno è osservabile (per mezzo di un telescopio) a sudovest dopo il tramonto.
Congiunzioni: Luna-Venere il 3; Luna-Marte il 5; Luna-Giove il 22; Luna-Saturno il 27.
Sul fronte “stelle cadenti” impossibile non citare le Geminidi, protagoniste di dicembre: il periodo di massima attività quest’anno va da 10 al 15 con picco il 13 nelle ore diurne, in coincidenza quindi con la Luna Piena (il 14) cosa che ne renderà sfavorevole l’osservazione. Le Geminidi sono generate dall’asteroide 3200 Phaethon ed il nome deriva dal radiante, la direzione da cui sembrano provenire le stelle cadenti, situato qualche grado nord/ovest della stella alpha della costellazione dei Gemelli.
Per quel che riguarda le costellazioni, a Nord come sempre vi è l’Orsa Minore, accompagnata da Dragone, Cefeo, Cassiopea, Giraffa e Orsa Maggiore. Il cielo invernale mostra poi a sudest il Cane Maggiore, Orione, Toro e Gemelli. A Est troviamo Cancro e Leone. A ovest si osservano il grande quadrilatero di Pegaso, l’Acquario e Andromeda.