Il nuovo anno viene salutato anche dal Sole, con uno sciame di particelle che promette di colorare “a festa” i cieli dell’Artico con le aurore. Il vento solare sta viaggiando verso il nostro pianeta alla velocità di 600 km/s e per la NOAA, dovrebbe raggiungere (40% di probabilità) la Terra entro oggi, 30 dicembre. Si prevede quindi una tempesta magnetica G1, in una scala che va da 1 a 5: i sistemi di comunicazione e i satelliti non sono a rischio, ma si attendono scintillanti aurore polari.
Il 31 dicembre è attesa una seconda ondata di particelle di vento solare e sussisterebbe, secondo la NOAA, il 55% di possibilità che inneschi un’altra tempesta geomagnetica, con conseguenti aurore nei cieli dell’Artico.
Entrambe le raffiche di vento solare in arrivo dal Sole sono generate da un buco coronale (indicato con CH nell’immagine del Solar Dynamics Observatory NASA in alto), cioè un’area più “fredda” e più scura che si è originata nella regione più esterna dell’atmosfera del Sole: qui le linee del campo magnetico accelerano il flusso di particelle emesse dalla nostra stella.