Casa piccola: ecco le soluzioni salvaspazio

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Arredare casa è sempre un’operazione complessa, ma può diventare quasi una mission impossible quando le dimensioni delle stanze sono ridotte e non consentono, dunque, di lasciarsi andare a tutte le idee che abbiamo in mente. La parola d’ordine è ottimizzare, e per fortuna le aziende offrono soluzioni che ci consentono di superare gli ostacoli senza rinunciare ai pezzi d’arredamento!

Li potremmo chiamare arredi furbi: sedie pieghevoli, divani letto, paraventi e divisori mobili, ma anche la tazza che unisce water e bidet o letti che scompaiono in una parete. Le aziende negli ultimi anni hanno intercettato la crescente esigenza da parte dei clienti, e in particolare degli italiani, che stanno facendo i conti con ristrettezze sia nel portafogli che nelle dimensioni di case e stanze! Sempre più spesso, infatti, le soluzioni proposte dal mercato dell’home decor offrono una disponibilità di spazi limitata, in cui dunque bisogna sapersi organizzare per trovare il giusto arredamento.

Scelte di logica. Questa esigenza non viene vissuta soltanto da chi cambia appartamento, andando a vivere da solo (magari in un monolocale) o mettendo su famiglia, ma anche da chi è alle prese con un restyling alla propria abitazione; in ogni caso, la parola d’ordine è ottimizzare le scelte, gli acquisti e soprattutto gli spazi. Ogni oggetto, accessorio o complemento d’arredo, infatti, deve incastrarsi in maniera perfetta nel poco spazio a disposizione, e deve innanzitutto rispondere a criteri di logica e praticità d’uso.

Non rinunciare allo stile. Per fortuna, questo non significa rinunciare allo stile, anche perché, come detto, sono tante le aziende che si sono date da fare per creare prodotti d’arredamento in grado di andare incontro a queste esigenze “mini”, contribuendo a incrementare lo spazio calpestabile (esempio principe, porte scorrevoli o le intere pareti a scorrimento), ridurre immediatamente gli ingombri, favorire la circolazione interna e l’adattamento dello spazio alle molteplici esigenze.

Un tavolo che si estende. Particolare cura al rapporto tra qualità, estetica e praticità la riveste la LG Lesmo, azienda lombarda che presenta in catalogo numerose soluzioni per tutti quelli che sono alle prese con problemi di spazio nell’abitazione; particolarmente interessante, allora, può essere il tavolo allungabile in puro legno massiccio, che in pochi istanti raddoppia la propria dimensione e consente di ospitare comodamente fino a 14 persone, con sedie pieghevoli che scompaiono in 4 centimetri di spessore dallo schienale mobile che si adatta alla statura dell’occupante.

Molteplicità d’uso. Proprio i tavoli a scomparsa sono uno dei prodotti più ricercati e utili per chi vive in un piccolo appartamento o per chi desidera aggiungere un ulteriore appoggio in cucina o in salotto, da trasformare all’occorrenza come base per il pranzo, come piano aggiuntivo o come scrivania improvvisata. E gli esperti designer hanno anche altri consigli per chi deve provare ad arredare una casa di dimensioni piccole.

Ingannare lo sguardo. Il primo, e più semplice, è di scegliere dei toni che possano offrire percezioni particolari agli occhi: l’uso del bianco alle pareti, ad esempio, gioca un ruolo fondamentale nella qualità visiva e nella luminosità della casa, da sperimentare magari anche su porte, battiscopa, travi a vista e pavimento. Per ottimizzare al massimo il potenziale dell’abitazione, e di ogni tipo di stanza, è bene procedere considerando tutti gli aspetti dello spazio interno, come appunto l’impiego del colore fino alla tipologia di illuminazione (naturale e artificiale), senza dimenticare le potenzialità connesse con l’altezza.

Non demoralizzarsi. Un altro suggerimento interessante è quello di utilizzare le superfici specchianti per fornire un supporto a livello percettivo, ovvero offrire in chi guarda una sensazione di spazio ingrandito, che si può ottenere ad esempio ricorrendo ad ante a scorrimento per gli armadi o a porte scorrevoli rivestite con pannelli di specchi. L’importante, insomma, è sperimentare e non lasciarsi abbattere dalle dimensioni, perché anche una casa piccola non è sinonimo di anonimato.

Dott. Angelo Vargiu – Sociologo della Comunicazione, Web writer

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