Eni sostiene la Task Force sulla trasparenza finanziaria riguardo la lotta ai cambiamenti climatici istituita dal Financial Stability Board. Il gruppo petrolifero italiano, commenta l’ad di Eni, Claudio Descalzi, “considera il cambiamento climatico una questione di primaria importanza per la nostra società ed è impegnata a fare la propria parte per contribuire a limitare l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2° C. Questa sfida non rappresenta solo rischi, ma anche grandi opportunità relative alla transizione energetica”.
Per cogliere queste opportunità, rileva Descalzi, “abbiamo stabilito una strategia integrata nel nostro modello di business, che si basa su tre pilastri principali: il miglioramento della nostra efficienza operativa, un portfolio a low carbon upstream e investimenti rilevanti sulla ricerca e sviluppo delle energie rinnovabili e low carbon. Crediamo -aggiunge l’ad di Eni- che agire sia importante tanto quanto essere trasparenti su ciò che facciamo. Per questo motivo, abbiamo progressivamente aumentato le nostre modalità di comunicazione sul cambiamento climatico e siamo oggi considerati tra i leader internazionali sulla trasparenza delle informazioni in materia di clima”.
La crescente attenzione internazionale sul cambiamento climatico, rileva Descalzi, merita ulteriori sforzi sia nell’impegno dell’industria sia nella parte informativa. La Tcfd (Task Force sulla financial disclosure sul climate change del Financial Stability Board), rappresenta un’occasione unica per aumentare il livello di consapevolezza globale sui cambiamenti climatici ed è una tappa importante per il miglioramento del modo in cui l’industria comunica come sta affrontando i rischi e le opportunità in materia di clima. Eni è orgogliosa di aver preso parte ai lavori della Tcfd”. La Task Force sulle Comunicazioni Finanziarie legate al Clima (Task Force on Climate-related Financial Disclosures – Tcfd) ha annunciato a Londra la pubblicazione del proprio rapporto – Recommendations of the Task Force on Climate-related Financial Disclosures (rapporto). Il rapporto delinea una serie di raccomandazioni per la diffusione volontaria di comunicazioni rilevanti legate la clima da effettuare nel quadro delle comunicazioni finanziarie ufficiali. Le raccomandazioni aiuteranno le organizzazioni ad identificare e comunicare le informazioni di cui hanno bisogno gli investitori, i finanziatori e le compagnie di assicurazione per valutare e prezzare correttamente i rischi e le opportunità legati al clima.
“Il rapporto Recommendations of the Task Force on Climate-related Financial Disclosures -commenta Michael R. Bloomberg, Presidente della Task Force- rappresenta un importante impegno del settore privato per migliorare la trasparenza sui rischi e le opportunità finanziari legati al clima. Il cambiamento climatico non è solo un problema ambientale, è anche un problema aziendale. È necessario che i leader delle aziende si uniscano a noi nella diffusione di queste raccomandazioni nei propri settori industriali al fine di rendere più efficienti i mercati e più stabili, elastiche e sostenibili le economie”.
La diffusione del rapporto dà inizio a un periodo di 60 giorni di consultazioni pubbliche per sollecitare un feedback sul rapporto e sulle raccomandazioni del Tcfd che terminerà il 12 febbraio 2017. La Task Force incoraggia il pubblico a partecipare a una ricerca consultiva pubblica disponibile all’indirizzo www.fsb-tcfd.org. (AdnKronos)