Farmaci, SMIC: la pillola dei 5 giorni dopo sia obbligatoria in tutte le farmacie

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La pillola dei 5 giorni dopo sia obbligatoria in tutte le farmacie italiane“. E’ l’appello della Società medica italiana per la contraccezione, che sollecita il ministero della Salute ad aggiornare l’elenco dei medicinali che le farmacie sono tenute a detenere obbligatoriamente. Oggi l’obbligo riguarda genericamente tutta la categoria dei contraccettivi, senza alcuna distinzione tra quelli ordinari e quelli d’emergenza. E così, evidenzia la Smic, spesso le donne sono costrette a passare da una farmacia all’altra per trovare la pillola dei 5 giorni dopo. Eppure, questo contraccettivo d’emergenza ha avuto, come ha rilevato la Relazione del ministro della Salute al Parlamento sulla legge 194, un ruolo significativo nella forte riduzione degli aborti nel 2015. Proprio alla luce di questi risultati sul fronte della prevenzione dell’Ivg, gli esperti della Smic ritengono che sia utile un urgente aggiornamento dell’elenco dei medicinali in commercio che le farmacie sono tenute a detenere obbligatoriamente. “L’ultimo aggiornamento delle tabelle risale infatti al 2014 – afferma Emilio Arisi, presidente della Smic – e prevede che il farmacista sia tenuto a conservare un contraccettivo qualsiasi, senza operare distinzione tra quelli ‘ordinari’, che si assumono quotidianamente per prevenire gravidanze indesiderate, e quelli ‘d’emergenza’, utili ai fini di prevenire una gravidanza dopo un eventuale fallimento del metodo contraccettivo utilizzato (rottura preservativo, dimenticanze pillola, eccetera) o nel caso di un rapporto sessuale non protetto“. “Inoltre – sottolinea – le vecchie tabelle non tengono conto delle recenti modifiche del regime prescrittivo degli anticoncezionali d’emergenza di ultima generazione, per cui è stato tolto l’obbligo di ricetta per le maggiorenni“.

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