La tragedia del Chapecoense non è ancora una realtà per il difensore Neto, uno dei sei superstiti del tragico incidente aereo in Colombia nel quale sono morte 71 persone. Il giocatore si è svegliato da 24 ore, secondo quanto riporta Globoesporte, e anche se continua a restare in gravi condizioni riesce a respirare da solo, senza l’ausilio di macchinari. Ma non ricorda nulla e non sa ancora dell’incidente aereo. Continua a chiedere il risultato di quella finale di Coppa Sudamerica a cui lui e i suoi compagni di squadra erano diretti quando l’aereo è precipitato a Medellin, in Colombia. E si chiede anche come mai si trovi in ospedale. A seguirlo costantemente, oltre a uno dei medici della Chapecoense, Carlos Mendonca e allo staff medico dell’ospedale di Medellin, anche un’equipe di psicologi. Il consiglio è di non raccontare ancora nulla a Neto per evitare che possa “generarsi uno choc emozionale che in questo momento potrebbe pregiudicare il recupero clinico del ragazzo”, come spiega lo stesso Mendonca citato da Globoesporte.