Il “lobo canadese” riporta gelo e neve sugli Stati Uniti d’America, attesi picchi fino a -30°C

MeteoWeb

Le forti anomalie termiche positive che da giorni si presentano fra lo Stretto di Bering, la costa occidentale dell’Alaska e il mare di Beaufort, stanno contribuendo a deformare la struttura del vortice polare, al punto che una parte di esso tenda a “coricarsi” verso l’Arcipelago Artico canadese. Questo nei prossimi giorni deporrà a favore per lo sviluppo di importanti ondate di freddo anche sul continente nord-americano che interesseranno principalmente il Canada e la parte centro-orientale degli Stati Uniti. Con lo scivolamento di latitudine, fin sulla baia di Hudson, del “lobo canadese” del vortice polare parte di quel serbatoio di aria particolarmente gelida, d’estrazione artica, accumulatosi nelle ultime due settimane fra l’Arcipelago Artico canadese, i Territori del Nord-Ovest e la baia di Hudson, dai prossimi giorni tenderà gradualmente a scivolare verso il Canada orientale e gli stati settentrionali degli USA, causando una intensa avvezione di aria artica capace di scivolare fino al Middle-East e alle coste del New England.

Si nota la profonda circolazione depressionaria legata al "lobo canadese" del vortice polare sulla baia di Hudson
Si nota la profonda circolazione depressionaria legata al “lobo canadese” del vortice polare sulla baia di Hudson

Come evidenziato dai principali simulatori numerici già dall’inizio della nuova settimana questa massa di aria gelida, ora accasata fra l’Arcipelago Artico canadese e la baia di Hudson, comincerà gradualmente a muoversi verso il Canada e il nord degli Stati Uniti, determinando un brusco raffreddamento e l’avvento di nevicate, anche particolarmente intense, che ammanteranno di neve fresca il Middle East e gli stati che si affacciano sull’area dei Grandi Laghi. Le masse d’aria piuttosto gelide, d’estrazione artica (provenienti direttamente dal mar Glaciale Artico), facenti capo alla circolazione ciclonica del vortice polare attestata al traverso della baia di Hudson, scivolando lungo il bordo più orientale di un promontorio anticiclonico di blocco che si verrà a costruire sugli States centrali, con massimi di oltre 1030 hpa attualmente posizionati fra Kansas e Arkanas, scivolerà sugli stati canadesi del Manitoba, Ontario e Quèbec, per poi sfondare fino al nord degli USA tramite l’inserimento di una sostenuta e fredda ventilazione da O-NO e NO che dal North Dakota si spingerà fino alla regione dei Grandi Laghi, invadendo buona parte degli States centro-orientali.

prog12hrL’aria molto gelida, di origine artica, interesserà più da vicino il territorio canadese, in particolare gli stati del Manitoba e dell’Ontario, dove i termometri subiranno un drastico tracollo, fino a sfondare il muro dei -30°C -35°C. Una parte di quest’aria gelida nel corso della giornata di mercoledì si verserà anche sul nord degli Stati Uniti, investendo il North Dakota, South Dakota, Wisconsin, Minnesota e Michigan, dove i termometri potranno scendere sotto i -15°C -20°C, con picchi prossimi ai -25°C -26°C. In modo particolare fra il Minnesota e il Wisconsin, dove fra mercoledì e la giornata di giovedì, con lo scivolamento del nucleo di aria molto gelida, caratterizzato da isoterme prossime ai -16°C -28°C alla quota di 850 hpa (circa 1300 metri).

lets-travel-to-finnland-with-leander-voets-6Ma da mercoledì, con lo scivolamento dell’aria artica verso il Middle-East, temperature molto basse, anche se lontani dai valori eccezionali delle grandi ondate di gelo avvenute in passato, si registreranno anche fra l’Illinois, Iowa, Ohio, Indiana, West Virginia, Pennsylvania e stato di New York, dove i termometri scenderanno sotto i -10°C -15°C. Le masse d’aria artiche, discendenti dall’Artico canadese, scivolando in direzione degli Stati Uniti centrali andranno ad alimentare un esteso sistema frontale, a prevalente carattere freddo, che dagli USA centro-meridionali si spingerà verso l’East Coast, sotto la spinta di un impetuoso flusso nord-occidentale, particolarmente attivo nella media troposfera.

neve incindente usaQuesto sistema frontale scorrerà lungo la linea di demarcazione fra l’aria gelida d’estrazione artico canadese, che affonda verso gli USA centrali, e le masse d’aria più tiepide e umide, di origine sub-tropicale marittima, che dal Golfo del Messico saliranno verso la Florida e gli States sud-orientale, attraverso una moderata ventilazione sud-occidentale.

Il notevolissimo “gradiente termico orizzontale” fra le differenti masse d’aria agevolerà lo sviluppo di un complesso e ampio sistema frontale che arrecherà forti rovesci e temporali, anche di moderata intensità, fra Mississippi, Alabama, Georgia e nord della Florida.

Usa: ondata di gelo sul Nordest, prima neve a New York, a Chicago cancellati oltre 1.400 voli

Condividi