Poco piacevoli ma ‘buon segno’, come già sostenevano le nostre nonne. Nausee e vomito in gravidanza sarebbero infatti indice della presenza di un embrione di ‘alta qualità’ e di un tasso normale o elevato di iodio nella madre. E’ la conclusione di uno studio pubblicato su Evolution and Human Behaviour, realizzato da Scott Forbes, docente di biologia all’universita di Winnipeg, in Canada. La relazione tra questi disturbi e un buon decorso della gravidanza era già conosciuta, ma Forbes ha provato a scoprire la ragione scientifica esaminando circa 200 studi sul tema. Fisiologicamente, spiega lo studioso, l’embrione si ‘impossessa’ della tiroide della madre perché ha bisogno di iodio per lo sviluppo cerebrale e sono le maggiori quantità prodotte a causare le nausee e il vomito materno. L’intensità di questi sintomi è anche legata alla quantità di iodio presente nell’alimentazione materna. E’ quindi possibile attenuarli riducendo la quantità di sale iodato, di latticini, di carne. Ma serve ricordare che la carenza di iodio può avere effetti negativi sul feto. E’ fondamentale quindi mantenere un livello equilibrato di questa sostanza.