Meningite, appello dell’ATS Milano: “Panico senza senso, inutile la corsa al vaccino”

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Centralini roventi all’Ats di Milano dopo la morte di Flavia Roncalli, la studentessa 24enne di Chimica stroncata dalla meningite C che in luglio aveva già ucciso una sua compagna, Alessandra Covezzi. “I genitori ci chiamano ormai a centinaia, contro le poche unità di prima” del nuovo decesso, spiega all’AdnKronos Salute Giorgio Ciconali, direttore del Servizio di Igiene e Sanità pubblica dell’Agenzia di tutela della Salute del capoluogo lombardo. “Vogliono il vaccino per i loro figli, e si arrabbiano se non siamo in grado di soddisfare subito tutte le loro richieste. Un’ansia reale che non ha alcuna logica“, assicura l’esperto lanciando un appello alla calma. “Dovete aiutarci a evitare questo panico senza senso“, chiede il medico ai media. “La corsa al vaccino che si sta diffondendo non solo in città, ma in generale in tutta Italia, ha dell’incredibile o quantomeno dell’esagerato – osserva Ciconali – Se da un lato è positiva una ritrovata attenzione alle vaccinazioni, dopo un lungo oblio, dall’altro è necessario riportare la gente alla ragione: chi doveva essere protetto è stato protetto con la profilassi antibiotica, e dal 9 dicembre inizieremo a vaccinare le circa 140 persone del nucleo che frequentava le due studentesse” di Chimica. “Tuttavia, come abbiamo già spiegato, non c’è alcuna fretta né alcuna ragione di allarme. Chi vuole, con calma e serenità, potrà certamente sottoporsi alla vaccinazione, ma non c’è urgenza né pericolo per nessuno. La fase emergenziale che scatta in questi casi è stata superata con prontezza e quest’ansia dilagante va assolutamente smontata“, ribadisce l’esperto. Quanto alle analisi sul batterio responsabile della morte di Flavia, in corso a Roma all’Istituto superiore di sanità, “venerdì sera – prosegue Ciconali – abbiamo avuto la conferma che si tratta come nel caso di luglio di un meningococco di tipo C. Resta invece ancora da capire dall’esame genetico, e lo sapremo in questi giorni, se il batterio che ha causato il secondo decesso è esattamente identico a quello del primo“. In merito infine all’ipotesi che la vaccinazione possa essere allargata a circa 500 studenti dell’università degli Studi milanese, “al momento il piano continua a riguardare 140 persone e potrebbero bastare – precisa il medico – Se dopo l’arrivo degli ultimi risultati da Roma si riterranno necessari aggiustamenti, eventualmente li concorderemo e li faremo“. Una delle ipotesi, infatti, è che possa esserci un portatore sano da cui è partito il contagio.

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