Si inaugura oggi al Muse di Trento, per rimanervi fino al 12 febbraio, la mostra ‘Arborea‘ delle delle artiste Federica Galli (1932-2009) e Beth Moon (1956). Esposte le incisioni ad acquaforte di Galli e le fotografie di Moon che si ispirano ai ‘giganti vegetali’, ovvero agli alberi la cui longevità “resiste al passare dei secoli, manifestazione estrema dell’ostinazione e dell’adattabilità della vita vegetale“. L’esposizione, che nasce da un progetto della Fondazione Federica Galli di Milano, vede “dialogare i monumentali alberi incisi ad acquaforte dalla Galli – evidenzia il Muse – con i colossi naturali fotografati dalla Moon, che li eterna attraverso la particolare tecnica della stampa al platino palladio“. L’allestimento, realizzato dall’architetto Michele Piva, offre al visitatore, in coerenza con il tema, un percorso obbligato dentro una sorta di bosco che “gli ricorda il proprio posto nell’universo“. Nell’esposizione ci sono anche un ritratto di Federica Galli, realizzato da Gianni Berengo Gardin, e un testo critico di Tiziano Fratus, poeta e scrittore bergamasco, inventore dell’alberografia, un processo di mappatura ideale delle specie arboree.