La sua formazione, la deportazione che lo ha reso tristemente famoso, la chimica come mestiere, la scrittura: il museo della Scienza e della tecnologia di Milano mette in mostra ‘I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza‘, realizzata dal Centro Internazionale di Studi Primo Levi di Torino, con il sostegno di Material ConneXion Italia e la collaborazione dell’Associazione Figli della Shoah. La mostra – aperta da domani al 19 febbraio – percorre la pluralita’ di esperienze e di interessi che hanno caratterizzato la vita e l’opera dello scrittore torinese, mosso dalla volonta’ di raccontare con “strenua chiarezza” le esperienze e le riflessioni che hanno animato il suo percorso di vita. Le parole di Se questo e’ un uomo, I sommersi e i salvati, La tregua, Il sistema periodico, La chiave a stella e i racconti di fantascienza accompagnano immagini private e professionali per lo piu’ inedite e interviste video.
Lo scopo èq uello di dare al visitatore una nitida rappresentazione dei molti mondi che Levi ha attraversato o che ha saputo creare grazie al suo talento di scrittore: dalla realta’ estrema del Lager al multiforme universo della scrittura, all’infinita ricchezza della Scienza, alle risorse straordinarie del linguaggio, all’importanza dell’attivita’ manuale e creativa nello sviluppo del pensiero, alla centralita’ del lavoro nella vita degli esseri umani. L’esposizione, pensata per offrire a tutti un itinerario nella ricchezza plurale dell’opera di Levi, e’ rivolta in particolare ai piu’ giovani, che lui stesso considero’ sempre interlocutori privilegiati. Testi, audiovisivi e videoinstallazioni articolano le 6 sezioni del percorso espositivo che si snoda dall’atomo di carbonio proposto come simbolo della continuita’ della vita, ai recessi piu’ dolorosi e insondabili del Novecento; dalla chimica narrata, personale e fantastica, a quella vissuta con amore per il proprio lavoro; dalla passione per la dimensione artigianale, decisiva anche per il chimico, alla curiosita’ per molti altri mestieri.