Bologna, da questo fine settimana, si anima di presepi in vista delle festività natalizie. La tradizione è da sempre molto forte in città ed è molto antica tanto che, così come Napoli, Bologna ha anche delle figure originali nel suo presepe come ‘Meraviglia’, simbolo dello stupore per la natività, e ‘Dormiglione’, eternamente addormentato e ignaro degli eventi che avvengono intorno a lui. Sono più di 30 i presepi di rilievo che verranno allestiti in tutta la città, soprattutto all’interno delle chiese, molti realizzati da artisti conosciuti. Apre oggi (e chiude il 15 gennaio), al Museo Davia Bargellini in strada Maggiore, nel cuore del centro storico, la mostra dedicata al presepe bolognese realizzata dall’Istituzione Bologna Musei, quest’anno in collaborazione con La Quadreria – Palazzo Rossi Poggi Marsili di Asp Città di Bologna. L’esposizione, curata da Mark Gregory D’Apuzzo e Antonella Mampieri (Musei Civici d’Arte Antica) e Gioia e Fernando Lanzi (Centro Studi per la Cultura Popolare) presenta al pubblico un presepio molto elaborato, con statuette di epoca e di qualità differenti, emerse dai depositi dell’Opera Pia dei Poveri Vergognosi e provenienti dal Conservatorio femminile di Santa Marta. Il gruppo si compone di sette sculture in terracotta, dalla policromia ottimamente conservata. Ne fanno parte due ”Angeli in piedi”, databili entro il primo decennio dell’Ottocento, due gruppi di ”Pastori” avvicinabili nello stile a Domenico Piò, due gruppi (”Nonna e Bambino” e ”Fanciulla con Liuto”, sec. XIX) significativi dal punto di vista iconografico e una ”Natività”, firmata dal plasticatore bolognese attivo nell’Ottocento, Gaetano Catenacci. Accanto a loro sono presentati, in un percorso che tocca molte delle sale del museo, vari gruppi in terracotta di area bolognese. Fra questi si possono ammirare una serie di quattro statue in terracotta policroma di Gaetano Catenacci. Torna poi l’appuntamento con il presepio dei Commercianti, 350 statue e gruppi scultorei di Roberto Barbato, che potrà essere visitato a Palazzo Segni-Masetti fino al 6 gennaio. In Corte isolani, dall’8 dicembre, si potrà ammirare un Presepe artistico d’ambientazione palestinese realizzato da Costante Cantamessi. Nella chiesa di Santo Stefano, fino al 10 gennaio, il presepe sarà affiancato da un Gruppo ligneo dei Magi (visibile anche durante l’anno), composto da 5 figure alte circa un metro e mezzo dipinte da Simone dei Crocifissi. Imperdibile l’appuntamento con il grande presepe semovente di via Azzurra 10 che, da 27 anni, scandisce il periodo natalizio sotto le Due torri. Allestito nel giardino di una casa signorile, mette in scena la natività arricchita da ogni sorta di miniatura di mestieranti che si muovono, con in sottofondo suoni, rumori, e la riproduzione di ogni più minuto dettaglio, come il fumo nei caminetti delle casupole. Il presepe è animato da sensori ottici. Quando si arriva in prossimità dei manufatti prendono vita. Inventore e fabbricatore del presepe è il pneumologo in pensione Michele Chimienti. Il presepe è preso d’assalto ogni Natale, l’anno scorso ha registrato 18.000 visitatori. Sarà aperto fino al 6 Gennaio. Infine, per gli appassionati che vogliono vedere tanti presepi in una volta sola, basterà attendere sabato 17 dicembre, quando verrà inaugurata la 24^ Rassegna del presepio, nel loggione monumentale della Chiesa di San Giovanni in Monte, che resterà aperta fino all’8 gennaio. A inaugurare la rassegna, l’Arcivescovo di Bologna, Monsignor Matteo Maria Zuppi.