Non solo telefonini, pc e abbigliamento: in barba alla retorica contro i ‘cervelli in fuga’, i giovani italiani per Natale sognano un sostegno economico per andare all’estero a vivere un’esperienza formativa svolgendo uno stage professionalizzante. Quasi un giovane su 3, infatti, ammette di voler rinunciare ai soliti regali preferendo la possibilità di fare un’esperienza di crescita lavorativa. E questo al Nord (29%) come al Sud (25%), con una differenziazione di genere che vede le ragazze in maggioranza (31%) rispetto ai ragazzi (23%). Lo rivela lo studio promosso dall’agenzia Espresso Communication, condotto mediante metodologia Woa (Web Opinion Analysis) su un campione di circa 1.200 giovani tra i 18 e i 29 anni attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum specializzati e community. Nello studio è stato anche coinvolto un panel di 10 docenti universitari di psicologia e sociologia del lavoro, per capire quali sono le motivazioni alla base della tendenza e cosa ci sia aspetta di portare a casa da questa esperienza. Nella speciale top 10 dei desideri natalizi al primo posto si confermano i prodotti hi-tech come smartphone, tablet, pc e consolle (49%), seguiti da abbigliamento e accessori firmati (45%), viaggi di piacere (38%), ed esperienze all’estero (27%). A seguire animali domestici (26%), auto e moto (22%), attrezzature e corsi sportivi (20%), trattamenti di benessere e persino tatuaggi (13%). Tornando ai viaggi formativi, tra le mete più gettonate emerge la Cina (15%), come conferma Chiara Grosso, presidente e Ceo di FourStars, società accreditata dal ministero del Lavoro e specializzata nei tirocini formativi. Ma perché questa tendenza sta prendendo piede proprio adesso e in questa forma? Secondo Grosso, “i giovani d’oggi sanno bene che non è più sufficiente avere in tasca una laurea per poter entrare da subito nel mondo del lavoro. Per questo pretendono che i percorsi formativi non siano fatti di sola teoria, ma che diano la possibilità di sperimentare in prima persona i contesti professionali. Poi c’è la questione della competitività: i giovani italiani vogliono sì andare all’estero, ma la maggior parte preferisce fare ritorno per poter mettere a frutto qui, nel suo Paese, le competenze acquisite. E’ proprio partendo da questi desideri di ambizione, che abbiamo pensato 11 programmi di stage in Cina: percorsi ad hoc in un Paese in crescita continua, dove avere un’idea significa poterla realizzare, impegnarsi vuol dire avere responsabilità”. Tra le mete predilette, comunque, l’Europa va per la maggiore (33%), con un netto sbilanciamento verso Germania (12%) e Regno Unito (15%) che sono ancora percepiti come i Paesi con più opportunità lavorative. A seguire gli Usa (28%) con in testa New York (14%) e Los Angeles (11%) e, infine, i Paesi asiatici (24%) con la Cina tra le mete più ambite (15%). Ma quali sono, secondo il mondo accademico, le ragioni che spingono sempre più giovani a desiderare di ricevere in dono per Natale questa esperienza? “Lo fanno perché sperano di acquisire competenze – spiega Maurizio Tirassa, ordinario di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni presso l’Università degli Studi di Torino – anche solo linguistiche, e di costruire reti sociali che permettano loro di tornare in Italia a condizioni migliori, e in altri casi di aprirsi vie di fuga dal destino al quale si sentono ‘condannati’ in Italia”. Ecco infine la top 10 dei regali più desiderati dai giovani italiani a Natale: 1) Oggetti hi-tech (smartphone, tablet, console, pc) 49%; 2) Abbigliamento, borse e accessori firmati 45%; 3) Viaggi di piacere 38%; 4) Esperienze all’estero 27%; 5) Animali domestici 26% 6) Automobili o scooter 22%; 7) Abbonamenti fitness corsi sport attrezzature sportive 20%; 8) Spa e trattamenti benessere 17%; 9) Esperienze culturali e/o enogastronomiche 16%; 10) Tattoo e interventi di medicina estetica 13%. (AdnKronos)