“Pienone” all’Asta Benefica del Tartufo: raccolti quasi 10 mila euro per aiutare aziende in difficoltà

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Un successo: è questo in due parole il riassunto dell’“Asta benefica del tartufo”, svoltasi questa mattina, domenica 4 dicembre, presso il PalaConvegni di Piazza San Secondo. Un vero e proprio “evento nell’evento” organizzato da Confagricoltura Asti e Confcommercio Asti, con due battitori d’eccezione: il cabarettista di Zelig e Colorado Cafè, Gianpiero Perone e lo stesso direttore di Confagricoltura Asti Francesco Giaquinta. L’asta – cui hanno partecipato anche diverse autorità, tra cui il parlamentare astigiano, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera Massimo Fiorio, la vice presidente nazionale e presidente di Confcommercio Torino, Maria Luisa Coppa, l’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, l’assessore comunale all’Agricoltura del Comune di Asti, Andrea Cerrato, Aldo Pia presidente Concommercio Asti, Giampaolo Delsanto, direttore della filiale di Asti della Banca Popolare di Vicenza, Luca Mogliotti, presidente dell’ATL – ha chiuso idealmente l’ultimo dei tre week-end della Fiera del Tartufo 2016 e ha attirato una grande folla di partecipanti e curiosi. 9940 euro, questo l’importo totale incassato durante l’asta organizzata a scopo benefico, che ha visto il prezioso contributo nonché la partecipazione di buyer nazionali e internazionali che in collegamento via Skype hanno partecipato all’iniziativa: una parte del ricavato (circa 3200 euro) è stato devoluto ad alcune aziende in difficoltà, tra cui un’azienda zootecnica di Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno, associata a Confagricoltura, che ha subito gravi danni in seguito al terremoto del 30 ottobre scorso.
In collegamento ristoranti di New York, Londra, Hong Kong e San Pietroburgo tutti e quattro gestiti da italiani. A rappresentare la Grande Mela, il famoso ristorante “Barbetta” di proprietà di Laura Maioglio, di Fubine, mentre a tenere alto il tricolore Oltre Manica erano presenti Antonio Carluccio, fondatore di una catena che include 120 ristoranti (Carluccio’s), nonché fornitore della casa reale britannica e Giorgio Locatelli, uno degli chef più famosi di Londra, nominato Commendatore dal presidente della Repubblica per la divulgazione della cucina italiana nel mondo. Ad aggiudicarsi il pezzo più pregiato della collezione, una pepita da 489 grammi al prezzo di 6.600 euro, è stato però Paolo Monti in collegamento da Hong Kong, ristoratore che in tre metropoli dell’estremo oriente ha creato il suo impero diventando proprietario di una catena anche a Pechino e Shangai.
Un evento che non ha mancato di divertire e animare l’ultima domenica di fiera e che ha ribadito ancora una volta come l’attenzione alla qualità dei prodotti e al territorio sia sempre sinonimo di successo e rappresenti una carta vincente per la promozione e valorizzazione di tutto il Monferrato Astigiano.

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