Pucci (AIGAE): “Il 25 dicembre entreremo in un bosco dove si accenderà una via di luce che condurrà alla Grotta delle Fate”

MeteoWeb

“Entreremo nella Grotta delle Fate, profonda 30 metri con enormi concrezioni calcaree ancora vive, in fondo un laghetto naturale sotterraneo di acqua pura ed al centro del laghetto vedremo la scena della Natività, tutto illuminato sapientemente. Vedremo un presepe nel cuore della Terra, fuori dai canoni tradizionali. Faremo entrare le persone in un’altra dimensione, o quanto meno vivremo un’esperienza Natalizia a diretto contatto con la Natura. Sarà un Presepe ambientato con statue sottoterra realizzate dai maestri figurinai di Bagni di Lucca, tutte in resina, alte 65 cm e dipinte a mano. Un grande evento nell’evento che ammireremo il 25 Dicembre e fino all’8 Gennaio. Per arrivarci entreremo in un bosco accompagnati dal bastone del cammino presepiale fatto di nocciolo . Saremo nel cuore di un bosco, nella notte di Natale, nel ventre della Terra per ammirare la Natività su un laghetto naturale sotterraneo. Tutto ben illuminato”. Lo ha annunciato Stefano Pucci, Guida Ambientale Escursionistica del Parco Regionale delle Alpi Apuane. “Ammireremo il più bel presepe ambientato di tutta la Toscana. Il fascino di entrare nel cuore di un bosco nella notte di Natale – ha proseguito Pucci – e poi di scendere nel ventre della Terra, e come se non bastasse a questo fascino si aggiungerà la meraviglia nel vedere la Natività su un laghetto naturale sotterraneo. La grotta è naturale, ampia , quasi orizzontale, tutta illuminata ed anche il percorso di 15 minuti a piedi nel bosco sarà tutto illuminato. Questo sentiero nel bosco si illuminerà al calare della sera e seguiremo la via di luce che condurrà alla Grotta come fecero i re Magi con la Stella Cometa. La Grotta si chiama Grotta delle Fate per le sue magiche caratteristiche geologiche e per lo splendore con il quale si presenta. Inoltre durante la Guerra è stata un ottimo rifugio per la gente del posto, si trovava sulla Linea Gotica ed era abitata da 30 persone. Tutti quanti si costruirono una piccola croce di legno e la misero a salvaguardia dell’ingresso affidandosi a Dio. Suggestivo è il Sole che solo in questo periodo è basso all’orizzonte e riesce ad entrare dentro la grotta fino a metà proiettando uno stupendo fascio di luce”.

Condividi