Referendum: i Comuni colpiti dal terremoto scelgono il No

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Mentre le scosse di terremoto non danno tregua al Centro Italia, i Comuni colpiti scelgono il No: un voto di protesta forse, ma tutto sommato allineato con quello del resto d’Italia. Ieri alle 20.20, nella sera del referendum, c’è stata l’ennesima scossa, di magnitudo 3,5, fra Macerata e Foligno, in provincia di Perugia. Nella provincia umbra il No sfiora il 60%, 59,95% contro il sì che si ferma al 40,05%. Macerata invece è quasi spaccata, con il No a 51,91% e il Sì a 44,09%; il picco però è ad Ascoli Piceno, dove il No sale al 58,88% e il Sì a 41,12%.A Rieti il No incassa il 62,61% e sale al 65,96% contro il Sì che si ferma al 34,04%. Il Sì vince solo ad Accumuli, con il 51,20%, mentre il No è al 48,80%.Nelle Marche vince il No con il 55,05%, mentre il Sì si ferma al 44,95%. L’Umbria si spacca a livello regionale, con il No a 51,17% e il Sì a 48,83%, ma nei comuni colpiti, ancora, il discorso cambia: a Norcia vince il No col 55,59% e il Sì al 44,41%, a Cascia il no incassa il 53,32%, mentre il Sì si ferma al 46,68%.Sempre in Umbria, a Terni il No vince con il 53,95% mentre il Sì è a 46,05%, Perugia invece è quasi perfettamente spaccata a metà, con il No al 50,21% e il Sì al 49,79%.Nelle Marche, a Pesaro e Urbino vince il No a 52,44%, il Sì a 47,56%. Ad Ancona il No incassa una percentuale più alta, con il 53,58%, mentre il Sì si ferma al 46,42%. Molto più alta la percentuale del No a Fermo, con il 58,56%, mentre il Sì è al 41,44%.

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