Ricerca: 3 premi alla Fondazione Edmund Mach per gli studi sulla difesa sostenibile delle colture

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Il 2016 si chiude con 3 prestigiosi riconoscimenti per la ricerca e il trasferimento tecnologico della Fondazione Edmund Mach da parte della comunità scientifica internazionale: i premi vanno ai ricercatori Jernej Polajnar del Centro ricerca e Innovazione per la sua attività di ricerca nel campo della confusione sessuale vibrazionale, Tiziana Oppedisano e Daniele Prodorutti del Centro Trasferimento Tecnologico rispettivamente per gli studi sulla biologia degli insetti vettori degli scopazzi del melo e la combinazione di metodi di difesa integrata per la riduzione dei trattamenti chimici. A Lubiana nei giorni scorsi si è svolta la premiazione dei ricercatori sloveni che hanno conseguito i risultati scientifici di maggior rilievo nel corso del 2016. La manifestazione, patrocinata dall’Agenzia di ricerca Pubblica della Repubblica di Slovenia ha visto tra i premiati il ricercatore Jernej Polajnar per il suo lavoro svolto nella Fondazione Mach dal 2012 al 2015 nel campo della Bioacustica sul tema della confusione sessuale vibrazionale. Alla 9a Conferenza Internazionale sulla Produzione Integrata in Frutticoltura organizzata dalla Iobc che si è svolta di recente in Grecia, il premio ”Student Paper Award” è andato a Tiziana Oppedisano per il progetto ”Scopazzi del melo” ideato e sviluppato con il centro di ricerca di Laimburg, che rientra nell’ambito di un dottorato di ricerca in produzione e protezione sostenibile delle piante svolto in collaborazione tra FEM e l’Università degli studi del Molise. Il lavoro è stato premiato per l’impegno messo e la versatilità nell’approfondire le conoscenze su alcuni punti chiave mancanti sulla biologia degli insetti vettori degli scopazzi del melo. Nell’ambito dello stesso congresso il riconoscimento ”Excellence in Integrated Fruit Protection Award” è andato a Daniele Prodorutti per lo sviluppo di nuovi strumenti o la combinazione di metodi di difesa che rispettino la salute umana e l’ambiente e che permettano la riduzione di trattamenti chimici. La presentazione è stata preparata in collaborazione con il Servizio Fitosanitario della Regione Emilia-Romagna ed ha riguardato gli studi effettuati in Trentino ed Emilia-Romagna su una patologia fungina delle drupacee (ciliegio e albicocco in particolare) che negli ultimi anni ha causato problemi in alcune aree frutticole delle due regioni. In particolare sono stati presentati i sintomi e la biologia del patogeno, gli studi epidemiologici e le prove di lotta integrata con diverse strategie che tengono conto dei risultati emersi dalle ricerche. È stata particolarmente apprezzata la completezza del lavoro e l’approccio adottato per lo studio e il contenimento della patologia.

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