Salute: malattie infiammatorie autoimmuni in aumento tra i bimbi italiani

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Psoriasi, artrite idiopatica giovanile, malattie infiammatorie croniche intestinali come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn: condizioni ritenute un tempo rare fra i bambini, ma oggi in aumento con sempre più pazienti ‘junior’. Patologie diverse che hanno per denominatore comune uno stato infiammatorio cronico, spia di un malfunzionamento delle difese naturali, anche se nella stragrande maggioranza dei casi la loro causa resta sconosciuta. Gli esperti le raggruppano sotto il nome di Imid, malattie infiammatorie immuno-mediate, e ne hanno parlato ieri a Milano in un incontro promosso da AbbVie per sensibilizzare ai percorsi diagnostici e terapeutici ‘doc’ garantiti dai centri pediatrici di eccellenza attivi lungo la Penisola. Le Imid possono avere un impatto pesante sui più piccoli e sulle loro famiglie. Una recente analisi condotta su 1.500 conversazioni online, intercorse nell’ultimo anno su blog, forum dedicati e social network, fotografa le paure di mamme e papà, il bisogno di informazioni affidabili e il desiderio che i figli possano condurre una vita ‘normale’, oltre la malattia. Un genitore su 5 è preoccupato degli effetti che queste patologie potrebbero avere sulla qualità di vita dei loro bimbi; 2 su 3 cercano notizie sulla malattia che interessa i figli, su sintomi, decorso clinico, farmaci disponibili e le strutture specializzate. E in una conversazione su 3 le famiglie si scambiano consigli pratici su come affrontare ‘il nemico’: alimentazione, sport, stili di vita, scuola. Per capire la dimensione del problema basti pensare che “l’incidenza delle malattie infiammatorie croniche intestinali, le Mici, nell’ultimo decennio sembra essere raddoppiata con 8 bimbi su 100 mila colpiti – spiega Arrigo Barabino, direttore dell’Uoc di Gastroenterologia pediatrica dell’Irccs Istituto Gaslini di Genova – L’età media di insorgenza della colite ulcerosa è 10 anni, quella del Crohn 12”, e “si calcola – aggiunge Paolo Lionetti, responsabile del Servizio di Gastroenterologia pediatrica dell’Aou Meyer di Firenze – che oggi il 20% dei casi di Mici riguardi bambini e gli adolescenti. Un aspetto caratteristico è il ritardo di crescita che interessa il 40% dei bambini con malattia di Crohn”. Quanto alla psoriasi, “coinvolge il 2% degli italiani e si può presentare prima della maggiore età in un terzo dei casi”, precisa Anna Belloni Fortina, responsabile di Dermatologia pediatrica dell’Aou Padova. L’artrite idiopatica giovanile, infine, colpisce 50-90 bambini ogni 100 mila ed “è tra le malattie a decorso cronico più frequenti dell’età pediatrica. Esordisce prima dei 16 anni”, evidenzia Pierluigi Meroni, direttore della Divisione di Reumatologia dell’Irccs Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano. Una delle teorie più accreditate suggerisce che le Imid siano dovute a una risposta esagerata del sistema immunitario, che scatena infiammazione cronica. Una condizione alimentata da un’iper-produzione di molecole infiammatorie, le citochine, come il Tnf-alfa. Il motivo per cui ciò che dovrebbe difendere l’organismo inizia invece ad attaccarlo rimane misterioso, probabilmente legato a un mix di fattori: una genetica sfavorevole combinata a cause ambientali. “In Italia – sottolineano gli specialisti – esistono centri pediatrici di eccellenza in grado di affrontare efficacemente le Imid e limitare i disagi per il bambino e la famiglia, assicurare una rapida diagnosi, prevedere l’evoluzione della malattia e indicare con sicurezza le cure più efficaci. Le nuove terapie anti Tnf-alfa rappresentano una vera e propria rivoluzione nell’approccio terapeutico per i piccoli pazienti che possono finalmente tornare a vivere una vita normale”.

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