Porta la firma di Antonio Brucato, direttore della Medicina interna e del Centro per lo studio e la ricerca delle malattie del pericardio del Papa Giovanni XXIII, lo studio pubblicato sul prestigioso ‘Journal of the American Medical Association‘ JAMA, che dimostra l’efficacia del farmaco biologico noto come Anakinra nella cura della pericardite ricorrente. “Anakinra è un farmaco biologico utilizzato da molti anni nella terapia dell’artrite reumatoide, soprattutto nei bambini. È un inibitore naturale della interleuchina-1, una delle più potenti molecole che inducono infiammazione – spiega Antonio Brucato, primo autore dell’articolo -. Il nostro studio dimostra che è molto efficace anche nella cura della pericardite ed è sicuro. Si tratta dell’ennesimo contributo dato dal Papa Giovanni alla conoscenza e alla cura di questa patologia. Infatti il motto del nostro centro specialistico è proprio “La ricerca che cura” e seguiamo ormai più di mille persone, provenienti da tutta Italia e non solo. In meno di 10 anni grazie al nostro lavoro e alla collaborazione con altri centri italiani l’approccio a questa malattia è drasticamente cambiato: in pochi anni abbiamo dimostrato la poca efficacia delle alte dosi di cortisone a favore della Colchicina e ora l’utilità della Anakinra. Possiamo dire che una malattia considerata da sempre orfana oggi non lo è più”.
Il farmaco necessita comunque di ulteriori studi per verificare i risultati e per valutare la sicurezza e l’efficacia a lungo termine. Relativamente costoso, come molti farmaci cosiddetti biologici, è indicato nelle forme più severe della malattia, quelle caratterizzate da uno spiccato quadro infiammatorio, con febbre e pleurite, che non rispondono ai trattamenti a base di cortisone e colchicina.La pericardite idiopatica ricorrente è una malattia di cui non si conosce bene la causa, caratterizzata da episodi frequenti di infiammazione del pericardio, quella membrana che avvolge il cuore e formata da due strati di tessuto molto sottili separati tra loro da un liquido che ne impedisce l’attrito. La sintomatologia della pericardite comprende dolore toracico, accentuato da certe posizioni e dal respiro profondo, e spesso febbre.
Lo studio pubblicato su JAMA, svolto in collaborazione con Alberto Martini direttore scientifico dell’ospedale pediatrico Istituto Giannina Gaslini di Genova e di Massimo Imazio del Dipartimento di Cardiologia dell’ Ospedale Maria Vittoria di Torino, porta la firma, oltre che di Antonio Brucato, anche di altri 5 operatori del Papa Giovanni: i medici della Medicina interna Silvia Maestroni, Davide Cumetti e Anna Valenti, la farmacista Monia Lorini e la biostatista della Fondazione per la ricerca Ospedale Maggiore di Bergamo (FROM) Alessandra Carobbio.Lo studio ha coinvolto 21 pazienti, prevalentemente adulti e con pericardite ricorrente severa. Quelli trattati con placebo, cioè con un farmaco privo di principio attivo, sono stati 10 e 9 di loro hanno sviluppato una pericardite, cioè il 90%. Mentre quelli trattati con Anakinra sono stati 11 e solo due di loro hanno ripresentato i segni della malattia (18,2%), a fronte di eventi avversi molto contenuti (20 pazienti hanno avuto transitorie reazioni cutanee locali e nessuno ha interrotto in modo permanente il farmaco).