Sindrome del tunnel carpale: fattori di rischio, sintomi, diagnosi, cura e prevenzione

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Per sindrome del tunnel carpale si intende un insieme di disturbi, avvertiti dal paziente, riferiti ad una determinata regione del polso (carpo, da cui “carpale”). La parola tunnel, invece, viene usata per alludere ad una vera e propria galleria attraverso la quale il nervo mediano passa per “entrare” nella mano ed innervarla.

FATTORI DI RISCHIO: Tra i fattori di rischio: l’ereditarietà, i lavori manuali (es. uso del martello pneumatico o della motosega), lavori di precisione e tipicamente ripetitivi, cambiamenti ormonali legati alla gravidanza, età (45-60 anni), sesso femminile, condizioni patologiche di base (es. diabete, artrite reumatoide), alcuni sport (es. bowling e tennis), alcuni strumenti musicali (es. chitarra); utilizzo frequente del mouse del pc, traumi e fratture del polso, neoformazioni nel tunnel carpale come lipomi, fibrolipomi e cisti articolari, insufficienza renale e conseguente ritenzione di liquidi nei tessuti del corpo; ipotiroidismo. SINTOMI: Tra i sintomi: formicolio e/o torpore della mano, soprattutto alle prime tre dita, principalmente al mattino e di notte; in seguito dolore che si irradia all’avambraccio, perdita di sensibilità delle dita, debolezza all’esecuzione di alcuni movimenti e ipotrofia muscolare. Sono in molti, inoltre, a riferire di non distinguere il caldo dal freddo e a non riuscire a distendere le dita.

TUNNEL CARPALEDIAGNOSI: La diagnosi si basa sull’anamnesi, sul controllo visivo e manuale del polso alla ricerca di eventuali anomalie, sulla verifica dell’ampiezza del movimento del polso e delle dita, alla ricerca di eventuali limitazioni di movimento. Tra le prove eseguite: il Test di Tinel, in cui il medico colpisce il lato palmare del polso con il martelletto o con le dita, sul nervo mediale (il test risulta positivo se le dita iniziano a formicolare o il paziente avverte una sensazione di scossa in esse); la Manovra di Phanel eseguita coi gomiti all’altezza delle spalle, gli avambracci in posizione verticale, puntando le dita verso il basso. Il paziente deve unire il dorso delle mani e piegare i palmi a 90°. Il test è positivo se la sensazione di intorpidimento o formicolio aumenta nelle dita delle mani entro 1 minuto. Per confermare la Sindrome, vengono eseguiti ulteriori esami diagnostici: radiografia del polso interessato (per escludere altre cause di dolore al polso tra cui fratture e artrite), esami del sangue (per escludere patologie come diabete o artrite), l’EMG e l’elettromiografia.

TUNNEL CARPALE 2CURA: La medicina tradizionale utilizza, per la cura della sindrome del tunnel carpale, farmaci antinfiammatori non steroidei, diuretici, corticosteroidi. Se i sintomi durano da più di sei mesi, generalmente si può consigliare anche l’intervento chirurgico. L’operazione è di tipo ambulatoriale, quindi viene eseguita in giornata e non prevede alcun ricovero, richiede l’anestesia locale, può essere “a cielo aperto” o “a cielo chiuso”. A cielo aperto significa che il chirurgo interviene sul nervo mediano,  praticando un’incisione di diversi centimetri sul polso, in corrispondenza del tunnel carpale; a cielo chiuso, invece, vuol dire che il chirurgo esegue l’intervento in artroscopia.

TUNNEL CARPALE 3PREVENZIONE: Alcuni accorgimenti possono prevenire la sindrome del tunnel carpale: es. se si è costretti a scrivere a lungo, può essere utile usare una penna di diametro più grosso per evitare di dover tenere strette le dita, evitando di calcare troppo. Se si eseguono lavori che comportano l’esposizione a vibrazioni o che necessitano di molta forza, è doveroso concedersi brevi intervalli di riposo. Attenzione alla postura: quando si scrive al pc, ad esempio, è opportuno tenere la tastiera a livello dei gomiti o più in basso. Se si lavora al freddo, può essere utile l’utilizzo di guanti.

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