E’ ormai sempre accesa a Cagliari la spia dell’inquinamento da polveri sottili: la centralina di via Cadello lo scorso 6 dicembre ha registrato 69 g/m3 per il PM10, molto al di sopra del valore di soglia di 50 g/m3 indicato dalla normativa e dall’organizzazione mondiale della sanita’, e 27,11 g/m3 per il PM2,5, anche questo superiore ai 25 g/m3 stabiliti per legge. Lo denuncia Legambiente, sottolineando che anche il 2, 3, 9, 10 dicembre erano stati rilevati per il PM10 dei superamenti variabili tra 53,40 e 55,50 g/m3. Mentre per il PM2,5 i valori piu’ allarmanti erano stati stati registrati i giorni 2, 3, 7, 9, 10, con numeri variabili tra 26,29 e 29,61 g/m3 . L’associazione chiede di correre ai ripari: innanzitutto con la limitazione del traffico delle auto nel centro citta’ e con il potenziamento dei mezzi pubblici.
“Per l’agglomerato dell’area cagliaritana, in particolare per la citta’ di Cagliari, esiste una situazione critica che perdura da diversi anni – segnala Legambiente – Per questo si chiede sia alla Regione che ai comuni della Citta’ metropolitana, in primis il capoluogo, di affrontare la criticita’ della situazione per adottare le opportune misure strutturali idonee a ridurre i valori di inquinamento“. Altri consigli degli ecologisti: misure di efficientamento degli impianti di riscaldamento, soprattutto di quelli che utilizzano fonti fossili, e limitazione della biomassa nella combustione per uso civile.