Sostenibilità, Censis: le nuove pratiche della sharing economy

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Dal crowdfunding al car pooling, dall’home restaurant al ride sharing. Migliaia di iscritti ai nuovi servizi della sharing economy hanno viaggiato, mangiato, finanziato progetti nel segno della condivisione. Il 50esimo Rapporto CENSIS fotografa il fenomeno che si inserisce nelle nuove dinamiche dei consumi degli italiani. Il contesto in cui si affermano questi servizi è quello di un lieve recupero dei consumi (+2,1%) nel biennio 2014-2015 dopo la forte contrazione registrata nel periodo della crisi (-7,6% negli anni 2008-2013). Ma sono 26 milioni gli italiani – sottolinea il CENSIS – che ancora oggi indicano come prioritario il contenimento delle spese quotidiane. “Va aggiunto – si legge nel rapporto – che l’effetto combinato della crisi, da una parte, e dell’evoluzione delle tecnologie digitali con il web 2.0, dall’altra, sta determinando in alcune branche dei consumi circoscritti ma significativi rivolgimenti, che in gran parte possono essere ricondotti alla ‘economia collaborativa’ o ‘della condivisione'”. Qualche esempio riportato nel Rapporto. Nel 2015 sono stati 11.500 i viaggi effettuati grazie al car pooling aziendale (JoJob), pratica di condivisione del tragitto casa-lavoro tra colleghi o dipendenti di aziende limitrofe tramite piattaforma web e app su smartphone. Nell’area ‘ricettività’ – affitto a breve termine (Airbnb) – si contano, nel 2015, 3,6 milioni di viaggiatori ospitati. Mentre il servizio di ‘home restaurant’ (Gnammo) è presente in 287 Comuni per 54mila utenti registrati.

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