Stazione Spaziale, esperimento Veg-03: è tempo del raccolto

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Sei piante di lattuga romana stanno crescendo simultaneamente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale come parte dell’esperimento Veg-03, ideato per esplorare la possibilità di sviluppare coltivazioni in ambienti controllati per missioni di lunga durata.

Il 25 Ottobre, l’astronauta della NASA Shane Kimbrough, a bordo della ISS, ha avviato la terza fase dell’esperimento Veggie, lavorando come “giardiniere spaziale part-time” utilizzando una nuova tecnica di raccolta chiamata “cut-and-come-again”, grazie anche al supporto fornito in precedenza dai botanici del Kennedy Space Center a Terra.

Durante la loro prima settimana di vita – ha detto Nicole Dufour, Veggie Project Manager le piccole plantule stavano ricevendo troppa acqua. Questo ha rallentato leggermente la loro crescita, ma dopo aver consigliato a Kimbrough di usare un ventilatore per asciugare un po’ di umidità, hanno iniziato a riprendersi.

Veg-03 ha in programma la coltivazione di quattro raccolti, con l’obiettivo di aumentare la resa nella produzione autonoma di cibo in microgravità e quindi consentire agli astronauti di integrare nella loro alimentazione cibi freschi e nutrienti.

Attraverso la tecnica di coltura “cut-and-come-again” le foglie di una pianta possono essere più volte tagliate e raccolte senza danneggiarne la ricrescita. Il nucleo delle lattughe e le rimanenti foglie vengono lasciati intatti così da consentire la crescita per i successivi raccolti (circa ogni 10 giorni), parte dei quali sarà utilizzato come campione scientifico.

“Sperimentare questo metodo in orbita, dopo averlo provato a Terra – ha detto Dufour – è molto eccitante per noi. Una raccolta continua ci permette di fornire più cibo sia per l’equipaggio, sia per effettuare analisi scientifiche. Non vediamo l’ora di sentire cosa ne penserà Shane della la sua prima raccolta!”

Questo esperimento è anche una dimostrazione importante di come la NASA applichi la scienza attraverso le discipline – in questo caso la biologia spaziale per coltivare un raccolto sano e la psicoterapia al fine di garantire agli astronauti rimanere in buona salute – per consentire l’esplorazione umana dello spazio.

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