Terra delle Gravine, Puglia: muschio per rilevare inquinamento

MeteoWeb

Si chiama “UPPark” ed è il progetto sostenuto da Fondazione con il Sud nell’ambito del Bando Ambiente 2015, che vede all’opera un ampio partenariato, tredici organizzazioni e istituzioni, con capofila il WWF “Trulli e Gravine“. Il progetto prevede, oltre a diverse attività per valorizzare il Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine“, rendendolo pienamente fruibile ai cittadini, anche diversi interventi per la prevenzione e la riduzione dei rischi ambientali nell’area del parco. Tra questi interventi e’ compresa la “‘Azione A2: Valutazione Livello Rischio Inquinamento” che vede coinvolti il Cnr – Iamc (Istituto Ambiente Marino Costiero) di Taranto e il WWF “Trulli e Gravine”. L’intervento si avvale dell’utilizzo di campioni di muschio Hypnum cupressiforme, dei quali in questi giorni gli operatori hanno completato la raccolta, per studiare il livello di contaminazione da inquinamento atmosferico. “Piu’ in particolare, lo scopo principale dello studio – spiega una nota – proposto dal Cnr Iamc di Taranto e’ quello di valutare, in una zona quale quella del Parco Terra delle Gravine, ad alto valore naturalistico, l’influenza delle aree industriali limitrofe mediante la valutazione delle ricadute al suolo per mezzo di “moss bags” (i sacchetti contenenti il muschio). Nelle fasi preliminari, e’ stata effettuata una analisi del territorio a cui appartiene il Parco, al fine di individuare le possibili aree destinate alla raccolta dei campioni di muschio non contaminati da utilizzare come “bianco” e all’installazione dei moss bags per le attivita’ di monitoraggio. Sono stati prelevati dei tappetini di muschio Hypnum cupressiforme e trasportati in laboratorio in contenitori. Il muschio sara’ selezionato e preparato per essere sottoposto ad analisi finalizzata alla valutazione del livello di contaminazione. Le fasi immediatamente successive consisteranno nella preparazione dei moss-bags e impianto nei siti di campionamento per avviare il monitoraggio dei contaminanti atmosferici”.

Condividi