Nel 2017 un satellite cinese con a bordo un rivelatore italiano sarà lanciato nello spazio. Il suo compito sarà quello di consentire un nuovo tipo di monitoraggio dei terremoti dallo spazio. Lo ha spiegato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston, intervenendo a un convegno nella sede dell’Ingv. “Stiamo concludendo la costruzione del rivelatore Limadou del satellite cinese Xses“, ha detto Battiston precisando che si tratta di “un satellite che verrà lanciato l’anno prossimo e che avrà a bordo questo strumento italiano che cercherà di misurare la stabilità dei flussi di radiazione particellare in concomitanza con un terremoto. Ci sono indicazioni – ha spiegato Battiston – che un fenomeno sismico possa scatenare delle conseguenze rilevabili anche nello spazio e questo potrebbe essere un nuovo modo per monitorare dallo spazio il fenomeno sismico con una tecnica innovativa“. Il numero uno dell’Asi ha anche aggiunto che nel 2018 e nel 2020 saranno lanciati i satelliti Cosmo-SkyMed di seconda generazione, che andranno a sostituire quelli precedenti che man mano escono dal ciclo di vita. Cosmo-SkyMed è un sistema duale per l’osservazione della terra, il più ambizioso programma di osservazione satellitare terrestre mai realizzato dall’Italia per la prevenzione dei disastri ambientali, per lo studio della superficie terrestre e per la sicurezza. “Questi satelliti – ha concluso Battiston – consentono un monitoraggio h24, anche attraverso le nuvole, sia degli spostamenti orizzontali che verticali della terra. Sono molto utili per le attività svolte nell’ambito della protezione civile“.