Il conteggio storico della sagra degli spaghetti all’Amatriciana si fermera’ all’edizione numero 49 del 2015, e ripartira’, forse gia’ il prossimo anno, da una “nuova prima edizione”. Lo ha detto il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Festival dell’Amatriciana, la manifestazione che si terra’ a Eataly, a Roma, da domani fino a domenica sera, e che vedra’ protagonista il piatto simbolo della citta’ reatina e una sua “variante bianca”, unita a iniziative di carattere istituzionale, culturale e di intrattenimento. L’edizione numero 50, che si sarebbe dovuta svolgere il 27 e il 28 agosto, e’ stata annullata dopo il Terremoto del 24 agosto. “Quell’edizione la ritiro, come si fa con la maglia di un calciatore che ha segnato la storia di un club – prosegue Pirozzi – sara’ custodita in un Museo della Memoria che costruiremo ad Amatrice – e all’interno del quale ricorderemo la storia di uno dei borghi piu’ belle d’Italia e di quella parte della sua Comunita’ che non c’e’ piu’, ma che continuera’ a vivere nel ricordo. Un museo che raccogliera’ anche tutti i passaggi della rinascita della nostra citta’, attraverso i gesti di solidarieta’ provenienti da ogni parte del mondo. Non molliamo pero’ le nostre tradizioni e per questo intanto, a dicembre a Roma da Eataly, grazie al suo patron Oscar Farinetti, partira’ l’anno zero del Festival dell’Amatriciana. Il 24 agosto ha segnato uno spartiacque per noi – racconta ancora il sindaco di Amatrice – c’e’ una vita precedente e una nuova e a pochi giorni da quella data avremmo dovuto festeggiare la cinquantesima edizione della nostra sagra, che rinascera’ quando la mia Comunita’ sara’ pronta, quando saremo tutti capaci di mettere il ‘Noi davanti ‘all’Io’. A quel punto si’, anche Amatrice avra’ la prima Sagra degli spaghetti all’amatriciana della nuova vita”. Il sindaco della citta’ reatina ha quindi spiegato come “i soldi che verranno raccolti nel corso della tre giorni a Eataly saranno devoluti per la ricostruzione di una scuola alberghiera che non e’ di proprieta’ comunale, ma che per noi e’ molto importante perche’ rappresenta un’eccellenza ed e’ certamente un modo per rimetterci in moto, per ripartire. Dietro ogni prodotto, anche se di nicchia, si nasconde la storia di un pezzo d’Italia e accade anche per la nostra amatriciana, che rappresenta identita’ e tradizione di una grande terra fertile, di una grande terra che ha avuto eccellenti cuochi”.