‘‘Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella interpreta perfettamente il nostro bisogno di certezze: sa che alle popolazioni colpite dal terremoto piu’ di tutto serve un orizzonte di stabilita’. E lo ringraziamo per la visita che fara’ ad Acquasanta Terme giovedi’ prossimo”. Lo dice il sindaco del comune ascolano Sante Stangoni, esprimendo ”apprezzamento” per la vicinanza delle istituzioni. ”Per chi ha perso casa e lavoro – spiega – anche sapere che non c’e’ piu’ un governo, che se ne forma un altro ‘temporaneo’, è un elemento di incertezza psicologica. Se si deve fare una nuova legge elettorale la si faccia, e poi si vada a votare”. Ad Acquasanta il Capo dello Stato dovrebbe visitare la nuova scuola antisismica, inaugurata il 27 novembre scorso. ”Da quel giorno – dice Stangoni – molti residenti che si erano allontanati dal paese sono tornati, anche se hanno qualche danno in casa: sanno che i loro figli vanno a lezione in un posto sicuro, e questo basta”.
Attualmente ad Acquasanta vivono circa duemila persone, mentre 320 sfollati sono ancora ospiti degli hotel della costa. Una lista, quella dei ‘rientrati’, che secondo Stangoni dovrebbe ‘‘ampliarsi nelle prossime settimane, per l’effetto ‘calamita’ della scuola, i contribuiti per l’autonoma sistemazione, la disponibilita’ di alloggi in alcune frazioni”. Non arriveranno container – ”non li abbiamo voluti, non sono una soluzione adeguata” – ma sono gia’ pronte tre aree per installare le casette. Dopo le scosse del 24 agosto Acquasanta aveva cercato di ”ricucire il proprio tessuto sociale’‘, ma il Terremoto 6.5 del 30 ottobre ha ”spezzato quel filo, e ci ha costretti a ricominciare da capo”. La speranza e’ che la fase dell’emergenza possa dirsi conclusa, e, almeno nell’area del primo sisma si possa ricominciare a fare programmi. ”Ma per programmare serve continuita’ di interlocuzione con il Governo”.