In Abruzzo, alla scoperta della suggestiva Chieti [GALLERY]

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Chieti, le cui origini antichissime affondano nella notte dei tempi, è un concentrato d’arte, storia e cultura. Situata in Abruzzo, in località amena, domina le valli di Pescara e del Falento, spaziando, più in là verso la Maiella ed il Mare Adriatico, fu il centro principale del bellicoso popolo dei Marrucini. Secondo Strabone, venne fondata dagli Arcadi come Thegeate. Dopo la sconfitta contro i Romani, i Marrucini divennero loro alleati leali e più tardi il loro territorio venne posto sotto la giurisdizione municipale romana dopo la Guerra Sociale. Nel periodo imperiale Chieti raggiunse fino a 60.000 abitanti, ma, dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, fu distrutta dai Visigoti e dagli Eruli. In seguito divenne un gastaldato sotto i re longobardi. Dopo la sua distruzione da Peppin, divenne feudo del Ducato di Benevento.

CHIETIChieti recuperò una certa importanza politica ed economica sotto la dominazione normanna del sud d’Italia, ruolo che ha mantenuto anche sotto le regole di Hohenstaufen, angioino e aragonese. Dopo una fiorente rinascita culturale e architettonica nel corso del 17° secolo, Chieti fu nuovamente distrutta dalla peste nel 1656. Nel 18esimo secolo ricevette diversi riconoscimenti e nuove scuole vennero istituite aumentato ulteriormente il patrimonio artistico della città. Nel 1806 Chieti fu trasformata in fortezza dalla Francia di Napoleone. Entrò a far parte della nuova creazione del Regno d’Italia nel 1860.Durante la Seconda Guerra Mondiale, Chieti fu dichiarata città aperta (come Roma) e non venne bombardata, accogliendo molti rifugiati dalle città e dai villaggi circostanti. Le forze alleate liberarono la città il 9 giugno del 1944 ed un giorno dopo i tedeschi lasciarono Chieti. Chieti Alta e Chieti Scalo. La Chieti Alta è la parte antica della città ed è posta sul colle dove vi sono edifici storici antichi, la Chieti Scalo invece è la parte nuova che è situata nella vallata a nord del colle e si estende fino al fiume Pescara.

CHIETI 1Da non perdere l’Anfiteatro romano, ben riconoscibile grazie alla presenza del muro che delimitava l’arena in terra battuta e di forma ellittica, i Templi romani, nell’omonima piazza, di epoca giulio-claudia, tre tempietti dedicati al culto di Giove, Giunone e Minerva, Piazza Gian Battista Vico, con la Camera di Commercio in stile eclettico, nato come Palazzo dell’Economia Corporativa nel 1930, su progetto dell’architetto Camillo Guerra, in collaborazione con l’ingegnere Giuseppe Florio. Le architetture religiose della città sono molte tra cui: San Francesco al Corso, Santa Chiara, Sacro Cuore, San Giovanni Battista, Sant’Agostino, San Domenico, Sant’Agata e la Santissima Trinità; tra queste bellissime chiese vediamo spiccare la Cattedrale dedicata a San Giustino situata in Piazza Vittorio Emanuele II e divisa in tre navate, al suo interno sono conservate notevoli opere d’arte. Uno dei maggiori centri culturali della città è l’Università “Gabriele d’Annunzio” con le sue importanti facoltà quali Medicina e Chirurgia, Farmacia, Lettere e Filosofia, Scienze dell’Educazione e della Formazione, Psicologia, Scienze motorie. Ma non è la sola Università a dare grande importanza alla città. Chieti è, infatti, anche ricca di importanti musei tra i quali spizzano il Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo, il Museo d’arte “Costantino Barbella”, il Museo di storia delle scienze biomediche, il Museo archeologico “La Civitella” e il Museo diocesano teatino.

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