Agricoltura: il Chianti forma talenti della Terra, 3ª stagione per la scuola dei contadini

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La prima scuola d’Italia per giovani drop out, aspiranti agricoltori, si prepara ad aprire una nuova stagione di passioni e mestieri rurali. La Scuola per contadini di San Casciano, in Toscana, frequentata oggi da due classi costituite complessivamente da oltre 30 studenti, scende ‘in campo’ con la terza esperienza. Ai ragazzi di tutta Italia, di età compresa tra i 16 e i 18 anni, il Chianti offre ancora una volta l’opportunità di sperimentare talenti e vocazioni legate all’amore per la terra, al crescente interesse per il ritorno alle origini e alle radici della cultura contadina. Un modello alternativo che coniuga lezioni in classe, in cantina e all’aperto, nel cuore della campagna toscana tra le macchie di ulivi e i filari di vigneti, per costruire il futuro di nuove generazioni di operatori agricoli. E’ l’obiettivo che si pone l’edizione 2017 del progetto messo in rete dai Comuni del Chianti, impegnati a riattivare un nuovo corso biennale grazie ai finanziamenti ottenuti dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, nell’ambito del progetto della Regione Toscana Garanzia Giovani in Toscana – Giovani Sì, per un investimento complessivo pari a 124mila euro circa. Forti del successo delle edizioni passate, le amministrazioni comunali di Barberino Val d’Elsa, Bagno a Ripoli, Greve in Chianti, San Casciano Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa rilanciano nel settore della formazione rurale con la creazione di percorsi educativi e professionali riconosciuti a livello europeo, proposti e individuati secondo i bisogni e il trend economico del contesto contemporaneo e del territorio. La scuola sarà attivata da Chiantiform in collaborazione con le agenzie formative specializzate Coop 21, Istituto Agrario di Firenze, Toscana Formazione, Apab e il contributo di ChiantiBanca. Le finalità educative del progetto si fondono a quelle sociali orientate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno, in graduale crescita su scala nazionale e in Toscana, legato all’abbandono scolastico. Sono sempre più numerosi, infatti, gli studenti che per ragioni legate nella maggior parte dei casi a situazioni di disagio, di carattere sociale ed economico, interrompono gli studi a soli 16 anni o poco più. ”La scuola professionale nel settore agricolo – dicono i sindaci dei Comuni promotori – vuole offrire una risposta a questo problema: intendiamo ridimensionare il fenomeno, purtroppo sempre più diffuso anche nel Chianti, attraverso un percorso di formazione altamente qualificato che consentirà ai ragazzi di svolgere tutte le attività che si riconducono alla gestione di un’azienda agricola, rivestendo un’ampia gamma di ruoli, dalla figura del potino all’operatore dell’accoglienza e della promozione dei prodotti dell’azienda”. La scuola scommette anche sulla stretta collaborazione con le aziende agricole del territorio. ”Al momento – aggiunge Franco Agnoletti, presidente Chiantiform – sono 25 le fattorie presenti in tutti i territori coinvolti dove i ragazzi hanno svolto e stanno svolgendo il loro stage, articolato in un programma complessivo di 700 ore. Abbiamo notizie buone anche sul futuro dei ragazzi, sappiamo che alcune aziende procederanno con l’assunzione di 6 o 7 studenti, una volta ‘laureati’ agricoltori”.

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