Allerta Meteo, ciclogenesi fredda sul basso Tirreno: tantissima neve in arrivo al Centro/Sud [DETTAGLI]

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Allerta Meteo – Dopo il “gelicidio” di giovedì sera sulle regioni settentrionali e le nevicate che ieri hanno imbiancato diverse località del nord-est, fra Veneto orientale e pianura friulana, inclusa Venezia fino e la città di Udine, nei prossimi giorni toccherà nuovamente alle regioni centro-meridionali fare il pieno di neve fresca, fin dalle basse quote. In modo particolare i rilievi della dorsale appenninica che a partire da domani rischiano di essere veramente sommersi dalla neve, con accumuli nivometrici anche superiori al metro di altezza. Specialmente tra Marche, Abruzzo, Molise, ma anche sui monti più interni di Campania, Lazio e Umbria, dove si verificheranno nevicate a carattere diffuso, a tratti anche intense, fin dai 300-400 metri di quota. Quindi parliamo di neve abbondante fin dalle bassissime quote che rischia di cagionare non pochi disagi alla circolazione stradale, soprattutto nelle aree già investite dalle forti nevicate dei giorni scorsi.

Prognose_20170114All’origine di questa ondata di maltempo, dalle tipiche caratteristiche invernali, una depressione extratropicale a carattere freddo che si andrà ad isolare sul medio-basso Tirreno, nel tratto di mare antistante le coste della Campania. Dal punto di vista dell’analisi sinottica notiamo come la saccatura, di origini polari, scivolata nei giorni scorsi sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo, impossibilitata a muoversi verso est e pressata da ovest dal nuovo rinvigorimento del promontorio anticiclonico delle Azzorre, viene compressa su sé stessa, allargandosi in direzione delle regioni più meridionali, fino allo Ionio.

LaPresse/Mario Sabatini
LaPresse/Mario Sabatini

Tale processo entro fine giornata favorirà un marcato processo di “stretching” di quest’ultima che terminerà con lo sviluppo e il successivo isolamento di un minimo depressionario sul medio Tirreno, pronto ad evolvere in un vero e proprio “CUT-OFF”, supportato in quota da un nocciolo di aria molto fredda, di tipo artica marittima nella media troposfera, rappresentata da valori di -34°C -35°C. La frontogenesi legata all’isolamento di questo nuovo minimo depressionario sul medio-basso Tirreno apporterà condizioni di marcato maltempo su buona parte delle regioni del centro-sud, con rovesci e temporali in risalita verso le regioni tirreniche.

POPLEX.2017014.terra.721.1kmMentre abbondanti nevicate, fino a bassa quota, sono attese lungo buona parte della dorsale appenninica, con accumuli più consistenti attesi sui monti più interni di Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio, dove di neve ne cadrà davvero tanta.

La circolazione depressionaria sul basso Tirreno, a partire dalla giornata di domani, comincerà ad essere alimentata, lungo il suo margine più settentrionale, da un flusso di fredde correnti da E-NE e NE, d’estrazione polare continentale, che sospingeranno masse d’aria piuttosto fredde, provenienti direttamente dal bacino del mar Nero e dalla Romania. Quest’aria piuttosto fredda, ben continentalizzata nei bassi strati, dalla Romania si sposterà in direzione del nord della Serbia, dell’Ungheria e della Croazia, assumendo una marcata direttrice “retrograda” sull’area balcanica.

Palermo MondelloProprio da qui la massa d’aria fredda e parecchio densa, dopo essersi ulteriormente raffreddata durante il passaggio sopra i terreni innevati della Romania, Serbia e Croazia, comincerà a sfogare sull’Adriatico incanalandosi attraverso gli intagli naturali delle Alpi Dinariche, sotto forti “venti catabatici” che fra il pomeriggio di domani e la giornata di lunedì sferzeranno con forza le coste dell’Istria e della Dalmazia, con fortissime raffiche di caduta che potrebbero lambire i 100-120 km/h nei punti meglio esposti della costa croata. In particolare da lunedì l’inspessimento del “gradiente barico orizzontale” fra l’Italia centrale e l’alto Adriatico, con massimi di “gradiente” posizionati proprio al traverso dell’Adriatico settentrionale, rischia pertanto di creare la configurazione barica perfetta per il richiamo di impetuosi venti da E-NE ed Est, attivi soprattutto fra il Golfo di Trieste e l’Adriatico più settentrionale. Questi venti freddi e turbolenti si canalizzeranno all’interno dei principali valichi delle Alpi Dinariche, tramite l’attivazione di poderosi “deflussi” che in queste ore stanno dando origine alle violente raffiche di bora fra il Golfo di Trieste, l’Istria, la Dalmazia settentrionale in rapida estensione a tutto l’alto Adriatico, fino alle coste del Friuli, Veneto e della Romagna.

ancona neve (1)L’intensa ventilazione nord-orientale, in uscita dai Balcani, aspirata dalla ciclogenesi sul basso Tirreno, inoltre, determinerà abbondanti precipitazioni di carattere nevoso sin dalle basse quote sui monti di Marche, Abruzzo e Molise. Difatti in questo caso le precipitazioni vengono esaltate dalla ventilazione nord-orientale, piuttosto intensa, che raggiunte le coste adriatiche sarà costretta a risalire i pendii dei rilievi dell’Appennino Marchigiano, Abruzzese, molisano, creando dei moti convettivi, anche particolarmente intensi.

62Arrivata ad una certa altezza la massa d’aria si saturerà, condensandosi in imponenti annuvolamenti orografici che apporteranno delle nevicate, anche di forte intensità, fra Marche, Abruzzo, Molise e persino sulle aree più interne della Basilicata, Campania, Lazio e Umbria, sino a quote di bassa collina. Le nevicate più intense e abbondanti dovrebbero interessare l’area dei monti Sibillini, i monti della Laga e il Gran Sasso, dove si rischiano accumuli di oltre il metro di altezza. Ma tanta neve, fin dai 500 metri, ammanterà di neve i monti del Molise, la Campania interna, fra avellinese e beneventano, i rilievi del Lazio e l’Umbria orientale. La neve, anche se a quote un po’ più alte, a partire dalla serata di domani comincerà ad imbiancare pure i monti interni della Sardegna, fin dai 600-700 metri sul massiccio del Gennargentu, e quelli della Sicilia, a partire dagli 800 metri.  Ecco le pagine utili per seguirle in tempo reale:

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